2014-05-28 09:00:00

Elezioni europee, seggi inaccessibili per i disabili


Sono stati molti i disagi per i disabili che hanno votato alle ultime elezioni europee tra barriere architettoniche e ascensori fuori uso. In alcuni seggi le cabine elettorali non erano accessibili con la carrozzina. Ma quali diritti ha il disabile che si reca alle urne? Maria Gabriella Lanza lo ha chiesto a Salvatore Nocera, dirigente della Fish, Federazione italiana per il superamento dell’handicap:

R. - La persona con disabilità o chiede al proprio ufficio elettorale di avere sulla propria tessera elettorale la comunicazione di persona con disabilità oppure si presenta al seggio con la copia del verbale di persona con disabilità ed esercita il suo diritto, ma dipende dal tipo di disabilità: se si tratta di disabilità visiva si ha diritto ad essere accompagnati da persona di propria fiducia dentro la cabina; per le persone con disabilità motoria è previsto il diritto alla eliminazione delle barriere architettoniche e non si intende solo la mancanza di scalini per accedere alla cabina elettorale, ma si intende anche la possibilità di muoversi e quindi di poter accedere al ripiano della cabina in modo da poter stendere il foglio e scriverci sopra; per le persone con disabilità intellettiva, c’è da dire che sino a qualche anno fa vigeva il divieto di voto, dal momento che si riteneva che non fossero in grado di poter esprimere un voto autentico, ma si è arrivati alla conclusione che la Legge Basaglia - sulla chiusura dei manicomi - all’art.11 ha abrogato le norme che vietavano l’esercizio del diritto di voto, perché non ci può essere discriminazione.

D. - Non tutti i seggi sono privi di barriere architettoniche….

R. - La normativa obbliga la Commissione a spostarsi al pianoterra o addirittura a livello stradale laddove si trovi la persona con disabilità, per consentirle di esprimere il diritto di voto. Anche se in tali casi, forse, il comune dovrebbe essere multato per avere individuato una sede come seggio elettorale non accessibile e quindi in palese violazione di una normativa che è vecchia ormai di oltre 20 anni, direi quasi 30, sul diritto di voto delle persone con disabilità motoria.

D. - Il disabile ha anche il diritto di votare a domicilio?

R. - Deve farsi fare una certificazione che viene presentata all’ufficio elettorale e l’ufficio elettorale autorizza la commissione a recarsi a domicilio.

D. - Anche votare è un diritto che il disabile si deve conquistare?

R. - Direi che nel mondo della disabilità non c’è nulla di scontato: anche laddove esistono delle norme - come nel caso che stiamo dicendo - il problema è farle applicare e di farle applicare in modo tale che nel momento in cui la persona intende avvalersene sia perfettamente esercitabile il diritto previsto da norme di anni precedenti. Nel mondo della disabilità è sempre così: è una lotta continua! 








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