2014-06-02 17:16:00

Raccomandazioni Ue per crescita e lavoro. Italia: avanti con riforme


Arrivano dalla Commissione Europea le raccomandazioni ai Pesi membri. Il presidente Josè Manuel Barroso sottolinea: “Le priorita' sono crescita e lavoro''. Alla Francia è necessaria un’accelerazione delle riforme e all'Italia sforzi aggiuntivi per rispettare i requisiti del Patto di stabilita, anche se Bruxelles concede al govreno Renzi più tempo per raggiungere il pareggio strutturale dei conti pubblici, in vista di una riduzione del debito. Positivo il commento del ministro dell'Economia Padoan che in un tweet scrive: l' Ue apprezza le riforme italiane. Del debito alto, sapevamo: acceleriamo riforme e privatizzazioni per ridurlo in modo sostenibile.  Il servizio di Gabriella Ceraso:

Non c'e' contraddizione tra consolidamento dei conti pubblici e crescita, l’uno favorisce l’altra. In quest’ottica espressa dal presidente della Commissione Ue Barroso si muovono le raccomandazioni presentate ai Paesi membri. Scetticismo su Parigi: non convince nfatti il piano del primo ministro Valls.Senza nuovi sforzi, sostiene la Commissione, c'e' il rischio di non raggiungere l'obiettivo del deficit/Pil al 3%. Un po’ troppo ottimistico anche lo scenario macroeconomico sul quale si fondano le proiezioni di bilancio del programma di stabilita' 2014 dell'Italia e il  raggiungimento degli obiettivi di bilancio, dice la Commissione, non e' suffragato da misure sufficientemente dettagliate soprattutto a partire dal 2015. L’opinione è che all’Italia servano sforzi aggiuntivi, anche quest’anno, per rispettare i requisiti del Patto di stabilità visto lo scarto nel rispetto della regola di riduzione del debito e che nel 2015 si debba operare un sostanziale rafforzamento della strategia di bilancio per poter "assicurare che il debito sia su un percorso di discesa sufficiente". Nello specifico al governo Renzi, che stamane aveva detto di non temere giudizi,  viene chiesto di aumentare l'intensita' del piano di riforme presentato, di spostare ancor più il carico fiscale dal lavoro ai consumi, ai beni immobili e all'ambiente nel rispetto degli obiettivi di bilancio e a questo scopo valutare l'efficacia delle recente riduzione del cuneo assicurandone il finanziamento nel 2015. Per la Commissione è necessario inoltre che l'Italia rafforzi i poteri dell'Autorita' nazionale anticorruzione e migliori sia nella gestione dei fondi Ue - più trasparente specie nel Mezzogiorno- sia nell’efficienza della Pubblica amministrazione. Evitata all'ultimo minuto, con discreto malumore della Germania, la bocciatura della richiesta italiana di far slittare di un anno il pareggio di bilancio che consentira' di avere un maggiore margine per decidere le "misure aggiuntive". Complessivamente però l’idea è che la ripresa dell'economia in Italia sia ancora molto fragile. 








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