2014-06-10 19:57:00

Iraq. Offensiva aerea sui terroristi asserragliati a Mosul


In Iraq. Gli F-16 del governo hanno iniziato a condurre dei raid aerei sulla città di Mosul finita da ieri notte sotto il controllo delle milizie qaediste del cosiddetto "Stato islamico dell'Iraq e del Levante". Il premier al Maliki ha chiesto al Parlamento di dichiarare lo stato di emergenza e ha aggiunto: siamo pronti ad armare chiunque decida di combattere il terrorismo. Sono già decine di migliaia i civili in fuga, nella cui assistenza è impegnata anche la Chiesa. Il servizio di Davide Maggiore:

È un’avanzata sul larga scala quella dei jihadisti del gruppo noto come Stato islamico dell’Iraq e del Levante. Mosul, la seconda città del paese nella provincia settentrionale di Ninive, è caduta sotto il loro controllo questa mattina grazie ad una serie di colpi di mano; ma l’azione dei guerriglieri sunniti ha permesso loro di controllare anche parte di Kirkuk, 145 chilometri a sudest. I caccia F-16 dell’esercito iracheno hanno già cominciato a bombardare le postazioni ribelli a Mosul, e il parlamento si riunirà giovedì per votare lo stato d’emergenza richiesto da presidente Jalal Talabani e dal premier Nouri al-Maliki, che darebbe poteri speciali a quest’ultimo. Intanto, migliaia di famiglie sono fuggite da Mosul in direzione di villaggi vicini, della regione autonoma del Kurdistan e persino di Baghdad. Nella piana di Ninive, anche i cattolici locali, guidati dal vescovo caldeo mons. Emil Shamoun Nona hanno “lavorato tutta la notte per preparare l’accoglienza degli sfollati”, secondo la testimonianza dello stesso presule








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