2014-06-12 07:28:00

Testimonianze e proposte contro gli stupri di guerra


Testimonianze e proposte concrete emergono dalla conferenza internazionale contro lo stupro come arma di guerra, organizzata dal ministero degli Esteri britannico a Londra. Da martedì, fino a domani, si confrontano rappresentanti di oltre cento Paesi sul dramma delle violenze sessuali nei conflitti. Il servizio di Sagida Sayed

Il secondo giorno di lavori della conferenza mondiale tenuta a Londra sulle violenze sessuali nelle zone di guerra si e’ concluso con la stesura di un protocollo che il ministro degli esteri britannico William Hague e l’attrice Angelina Jolie hanno sottoposto ai rappresentanti dei 123 paesi presenti, al fine di inasprire le pene contro i responsabili ed aiutare le vittime. Proprio queste ultime hanno preso la parola raccontando che oltre alla violenza pesa il senso di vergogna che le accompagna. Hague e Jolie hanno lanciato due anni fa una campagna di sensibilizzazione contro questa piaga che in almeno 21 paesi e’ praticata quotidianamente e che, come in Bosnia, tra il 1992 e il 1995 ha provocato oltre 50.000 vittime. L’indice e’ puntato inoltre contro nazioni come la Colombia la Siria, il Mali e la Somalia. Per il ministro degli interni inglese Theresa May I paesi occidentali dovrebbero dare priorita’ all’accoglienza di persone che hanno  subito queste violenze. Il summit che si concludera’ venerdi’ prevede anche un incontro per parlare del gruppo militante islamico Boko Haram responsabile del rapimento di duecento ragazze in Nigeria lo scorso aprile.








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