2014-06-29 14:07:00

Con la campagna Biblioteche Solidali, un progetto per Betlemme


È partita nei giorni scorsi la campagna Biblioteche Solidali, promossa dall’Istituzione Biblioteche di Roma. Per il triennio 2014-2016, il Modavi Onlus - il Movimento delle associazioni di volontariato italiane - partecipa attraverso il progetto Smile, sostenendo l’Istituto Effetà Paolo VI di Betlemme, sorto per desiderio di Papa Montini. Elisa Sartarelli ha chiesto a Maria Teresa Bellucci, presidente del Modavi nazionale, cosa sia il progetto Smile:

R. - Il progetto Smile riguarda la realizzazione di una biblioteca a Betlemme, in Palestina, in un istituto di suore dorotee che hanno realizzato un servizio per bambini audiolesi. Questa attività è nata nel 1964, quando c’è stata la visita di Papa Paolo VI: allora c’erano moltissimi bambini con questa difficoltà e il Papa ha chiesto di poter realizzare un luogo che potesse accogliere questi piccoli per poterli supportare. Noi abbiamo pensato di realizzare una biblioteca per tutti i bambini di quel territorio. Cerchiamo di stare più vicino ai più bisognosi, portando loro un sostegno culturale ma anche educativo e ricreativo, per poter difendere il loro diritto a un’infanzia piena di serenità. Il progetto Smile è questo. Lo abbiamo chiamato Smile, sorriso, perché vorremmo restituire il sorriso a questi bimbi ma anche perché rappresenta un acronimo; all’interno di queste cinque lettere c’è il modo in cui vogliamo operare e gli obbiettivi che vogliamo realizzare attraverso questa biblioteca: il supporto, la mediazione, l’integrazione, l’apprendimento e l’educazione.

D. - Qual è l’attività del Modavi nell’ambito della campagna Biblioteche Solidali?

R. - La campagna Biblioteche Solidali cerca di attivare un 'fundraising' proprio per la costruzione di biblioteche nei Paesi più bisognosi. Il Modavi ha preso parte a questa campagna e ha l’opportunità sul territorio romano, e attraverso il coinvolgimento delle sue affiliate, di attivare questa raccolta fondi. Lo fa attraverso la creazione di eventi che vengono ospitati dalle biblioteche stesse. A Roma, l’Istituzione Biblioteche ha una rete diffusa di biblioteche sul territorio, dove vengono realizzati degli eventi sociali, culturali ed educativi a cui si può partecipare e donare qualcosa, per poter contribuire alla realizzazione di tali biblioteche; ma lo fa anche attraverso la diffusione sul suo sito e sui network, per far sì che magari ciascuno di noi possa inserire nella propria vita un po’ di solidarietà.

D. - Questa è la terza edizione a cui partecipate…

R. - Il Modavi già nella prima occasione aveva abbracciato un altro progetto, quello di poter realizzare una biblioteca in Argentina a Campana di Palo, nella periferia di Bahia Blanca. Anche lì, come in Palestina, come a Betlemme, la situazione dei più piccoli, ma anche degli adolescenti e delle famiglie è di grande degrado. E quindi abbiamo potuto portare anche in quei luoghi un po’ di sorriso. Lo abbiamo fatto anche raggiungendo i piccoli del Kenya in una missione cattolica della provincia del Meru. Qui abbiamo realizzato una biblioteca portando la cultura, la conoscenze e quindi lo scambio tra le popolazioni che in questo modo si conoscono e possono trovare un terreno di incontro.








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