2014-07-03 15:52:00

Scuola, il ministro Giannini: i sindacati non difendano privilegi


Sindacati in allarme dopo che ieri il sottosegretario all’Istruzione Reggi ha affermato che fra giugno e luglio, a scuola si dovrà fare ''recupero per chi è rimasto indietro e orientamento per i cicli scolastici successivi”. L’associazione Anief boccia l’ipotesi di portare l'orario di servizio dei  docenti a 36 ore e la Cisl fa notare che l' orario d'insegnamento dei  docenti italiani non è inferiore a quello dei ''colleghi'' europei. Alessandro Guarasci ha sentito il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini

 

D.: Prevede un confronto duro con i sindacati?

R. – Quello che è sicuro è che noi vogliamo portare un principio di “premialità”, come ho detto dall’inizio, non necessariamente legato all’anzianità in carriera, perché questo è il vero elemento motivante e rimotivante degli insegnanti italiani. Il tema della quantità oraria va inserito in un più complesso ragionamento che ora è prematuro - al di là di quanto scritto da Repubblica - quantificare. Quindi, non credo che ci saranno problemi di conflitto; ci dovrà essere una condivisa maturazione di un cambiamento nel mondo della scuola. Questo è indubbio. I sindacati credo che devono - e l’abbiamo già anche iniziata questa riflessione - farsi essi stessi promotori di un cambiamento culturale e non difendere, in questo caso, privilegi che non esistono - ahinoi! - perché gli insegnanti non sono una categoria privilegiata in Italia, anzi…

D. - A che punti sono i lavori nelle scuole? Mi riferisco all'edilizia...

R. - Stanno andando abbastanza bene, perché nel pacchetto Miur abbiamo una cantierabilità prevista che risponde alle cifre in corso: già circa due mila interventi stanno partendo dal mese di luglio; in più c’è il pacchetto Palazzo Chigi che con la riunione Cipe, di due giorni fa, ha sbloccato altri 500 milioni di euro. Quindi, sono interventi importanti. Credo che all’inizio della ripresa delle lezioni, dei 10 mila interventi ipotizzati, almeno la metà saranno completati. Mi sembra stia andando tutto come da calendario.

D. - Il sostegno alla parità scolastica rimane un punto fondamentale del suo ministero?

R. - Assolutamente sì.

D. - Dunque, fondi certi già nela legge di stabilità?

R. - Sull’Imu abbiamo fatto questo provvedimento importante che fa sì che le scuole con una retta inferiore ai 6800 euro siano esentate e questo è già un piccolo segnale. Sulla legge di stabilità, invece, si dovrà dare una risposta e quindi anche un’attuazione alla legge 62.

 








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