2014-07-05 10:11:00

Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica


Nella XIV Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci propone il passo del Vangelo in cui Gesù innalza la sua lode al Padre:

 “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:

Il Vangelo di oggi, nella sua semplicità e immediatezza, apre come uno spiraglio sulla gioia divina. Gesù ha inviato i Discepoli ad annunciare la Buona Notizia del Regno ed essi tornano raggianti per ciò che hanno visto. La gioia di questi “piccoli” che tornano al Padre, la vittoria del Vangelo sul regno di satana, che comincia a perdere terreno, fa esplodere il Signore in una esultazione: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. È la festa di Dio davanti alla felicità dei “piccoli”. Il Dio che Cristo ci rivela non è lontano da noi: ci ama davvero, ci vuole felici, partecipi dell’eterna felicità. Questa esultazione divina costituisce il cuore della Messa, il cui nome proprio è Eucaristia, “perché è rendimento di grazie a Dio” (cf CCC 1328). Nella Pasqua del Signore – mistero della sua morte, offerta liberamente per amore a noi, e nella risposta del Padre, con la risurrezione e l’effusione dello Spirito Santo – si compie questa salvezza che fa esultare il cuore di Dio e il cuore dell’uomo. La Domenica è il giorno di questa gioia messianica, della festa, della comunione tra i fratelli: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro". È il giorno in cui ci scrolliamo di dosso i vari gioghi di cui ci siamo caricati durante la settimana – gioghi pesanti, pieni di giudizi, di peccati – e ritroviamo il giogo – dolce e leggero – del Signore, quello della comunione fraterna, nella dolcezza dello Spirito Santo.








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