A salvare l’Europa saranno le idee, non le limitazioni. Così il premier Matteo Renzi interviene così a ”Digital Venice”, evento di apertura del semestre di presidenza italiana dell’Unione. Il programma è stato presentato all’Ecofin in corso a Bruxelles da ministro dell’Economia Padoan, che ha ribadito come ci sia “pieno accordo nel Governo sul fatto che la crescita in Ue vada perseguita con tutti gli strumenti possibili all'interno del sistema esistente": Giampiero Guadagni
Riforme e consolidamento dei conti non sono strade alternative. I ministri dell'economia
della Ue sostengono gli obiettivi del semestre italiano, concordano con l'uso della
flessibilità già inserita nelle regole del Patto e si danno appuntamento a settembre
per un nuovo scambio di vedute su opportunità di investimenti e riforme strutturali.
E' quanto si legge, in sintesi, nel documento finale dell'Ecofin. Nel corso del quale
il ministro dell'Economia Padoan ha presentato i pilastri che guideranno l’azione
italiana nei sei mesi di presidenza Ue: più integrazione del mercato, riforme e investimenti
strutturali. Al centro di tutto, la crescita. Un programma molto ambizioso, commenta
il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem, per il quale vanno però verificati i risultati
delle riforme annunciate.
Tra flessibilità e austerità si sta giocando un derby ideologico, sottolinea da parte
sua il premier Renzi, che sottolinea: rispetto le raccomandazioni di Bruxelles ma
gli investimenti nelle infrastrutture digitali non vanno considerate un costo. Risponde
da Strasburgo il candidato alla presidenza del Parlamento europeo Juncker: la flessibilità
serve perché il treno europeo non deragli. Il Patto di Stabilità, aggiunge, non va
modificato ma applicato con sensibilità.
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