2014-07-10 14:06:00

Mons. Scicluna: Papa Francesco continua impegno della Chiesa contro abusi


L’incontro di Papa Francesco con un gruppo di vittime di abusi sessuali da parte di membri del clero, svoltosi lunedì scorso, continua a riscontrare un’ampia eco a livello internazionale. Fabio Colagrande ha chiesto un commento al vescovo ausiliare di Malta, mons. Charles Scicluna, che durante il Pontificato di Benedetto XVI, ha ricoperto l’incarico di promotore di giustizia presso la congregazione per la Dottrina della Fede occupandosi proprio della lotta agli abusi su minori:

R. – Il commento generale della giornata deve essere proprio il dono della parola, il dono dell’ascolto. Io chiamerei proprio questo momento non solo profetico ma storico nella vita della Chiesa perché il Papa, con la sua parola, ci dice una profezia molto forte e ci incoraggia a costruire ponti di dialogo, di riconciliazione, di ascolto, con questi fratelli e sorelle che hanno sofferto molto a causa dell’abuso subito e perpetrato da alcuni esponenti del clero. Ma, la seconda cosa che vorrei sottolineare è il tempo che il Papa ha dedicato per l’ascolto individuale di queste persone: mi hanno detto 30 minuti per ogni persona … Il Papa deve gestire tutto l’apostolato, la sollecitudine di tutte le chiese, e ha fatto bene a dedicare il suo tempo preziosissimo per un apostolato molto importante e anch’esso molto prezioso. E devo dire che sono stato molto colpito dall’impatto dell’omelia. Il Papa chiede per la Chiesa - perché lui è Pietro, il Successore di Pietro - il dono di incontrare lo sguardo di Gesù, guardando questi fratelli e queste sorelle che sono vittime dell’abuso sessuale, ma anche la grazia di poter piangere: non piangere per fare scena o per motivo "di relazioni pubbliche", ma per compatire, per essere veramente vicino alla loro sofferenza, anche pentirci di ogni nostra incapacità di tutelare o magari incapacità di denunciare.

D. – Il Papa ha detto: chiedo perdono anche per i capi della Chiesa che non hanno saputo in maniera adeguata rispondere alle denunce di abuso…

R. - Ora da vescovo, quando leggo quello che dice il Papa, mi sento portato da lui. Lui non solo porta il gregge, non solo porta la pecorella sulle sue spalle, porta anche noi pastori. E questa è una grande carità che il Papa fa in modo così eccelso. Lui ci chiama, a noi tutti vescovi, ad essere custodi del gregge. Non a caso, portiamo il pastorale: non solo per guidare, ma anche per colpire il lupo. Lui dice: vedi di guardare bene che il lupo non entri nel gregge per uccidere il gregge. Evidentemente, come dice anche il grande S. Agostino, essere vescovo è un vantaggio per il gregge ma è una grande responsabilità. Addirittura, Agostino lo chiama periculum per il vescovo, perché a chi il Signore ha dato molto chiederà anche molto quando dobbiamo fare i conti.

D. – Quanto questa giornata e queste parole del Papa si inseriscono in un cammino già iniziato da tempo dalla Santa Sede, dalla Congregazione per la dottrina della fede, sotto il Pontificato di Benedetto XVI?

R. – Per fare il collegamento storico ma anche fattuale e attuale, basta pensare il fatto che Papa Francesco ripete una frase molto forte che fu di San Giovanni Paolo II, enunciata il 23 aprile del 2002, quando dice: “Non c’è posto nel clero per chi abusa dei bambini, dei minori”. Questa è una frase che il Papa ripete nell’omelia del 7 luglio 2014. A distanza di 12 anni c’è stato un cammino: Giovani Paolo II, Benedetto XVI, adesso Francesco che continua. Un cammino che ha ricevuto un grande slancio dal Santo Papa Giovanni Paolo II, che aveva come collaboratore fidatissimo - una parola che dice lo stesso Papa Wojtyla - il cardinal Ratzinger, che poi diventa suo successore. E adesso con Papa Francesco vediamo la linea che continua e che, anche con l’aiuto di questa nuova commissione per la tutela dei minori, trova la Santa Sede coadiuvata da esperti che possano aiutare la Chiesa a poter dare una risposta adeguata ogni volta che dobbiamo soffrire e questo tradimento così tremendo di alcuni esponenti del clero.

L'intervista integrale al vescovo Scicluna e un commento di Maria Elisabetta Gandolfi, giornalista della rivista Il Regno, si possono ascoltare in questa trasmissione di Radio Vaticana Italia dedicata all'incontro di Papa Francesco con le vittime di abusi dello scorso 7 luglio 








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