2014-07-14 15:24:00

Mondiali 2014. La finale Germania- Argentina in Vaticano


 "E' stata la prima volta di una vittoria della Germania unita. E' questo un punto molto importante per il Paese, che ha un significato per tutta 
la Nazione. Non c'è più la concorrenza tra Est e Ovest ma tutto il Paese, unito, ha partecipato insieme a questo grande avvenimento''. Lo afferma a Radio Vaticana Italia, mons. Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, per il quale "la Germania ha vinto in modo meritato". "Credo che questa partita sia un grande incoraggiamento per il mondo dello sport e dei giovani, che vedono che se uno si impegna, fa squadra, gioca insieme, può arrivare a ottimi risultati".  Ma la vittoria della Germania come è stata vissuta in Vaticano?  “Per la prima volta, con un gruppo di collaboratori del Vaticano, abbiamo visto insieme la partita nell’Ambasciata tedesca presso la Santa Sede. Per la prima volta, infatti, la nuova ambasciatrice ci ha invitati e così abbiamo avuto una gioia insieme. Vedere insieme la partita è stato molto bello. Vedo un eco molto positivo anche tra i collaboratori del Vaticano”. Il Papa emerito, "Benedetto XVI, è contento della vittoria tedesca al Mondiale". Lui, spiega mons. Clemens, ha fatto un bellissimo saggio, più di trenta anni fa, sullo sport e sul calcio in particolare. Credo che sia molto contento del risultato finale”.

Secondo il card. Josè Saraiva Martins, Prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei Santi, “sono stati dei campionati del mondo molto interessanti, sotto vari aspetti. Certamente come ogni mondiale è un avvenimento non solo sportivo ma anche umano e culturale. Occasione eccezionale per migliorare i rapporti tra le varie culture con i giocatori provenienti dai vari continenti”. “Certamente il Brasile ha molto problemi, come altri Paesi sudamericani, africani e asiatici. Ma un Mondiale può servire per rafforzare il rapporto di una comunità nazionale, tra i membri di uno stesso popolo. E questo non può che contribuire al miglioramento dei rapporti sociali e, indirittamente, rendere più concreto l’aspetto politico ed economico. Questo campionato può servire per portare i brasiliani a riflettere sulla loro realtà”. “La finale mondiale, prosegue il card. Saraiva Martins, ha messo insieme due diverse realtà del mondo. Certamente ha avvicinato due continenti, due realtà economiche diverse. E ciò non può che contribuire a migliorare i rapporti tra queste due parti del mondo, tra queste due nazioni, una europea, l’altra sudamericana. Penso anche che per la prima volta un Paese europeo ha vinto un campionato del mondo in sudamerica. Anche questo è storico”. Ma la Germania ha meritato la vittoria?  “E' un ottima squadra", conclude il card. Saraiva Martins. "Ha un abile allenatore. I tedeschi, poi, sono maestri nell’organizzare iniziative. Sono una società ben organizzata. Ce la mettono tutta. Sono ordinati. Fanno squadra. In campo, non sono solo dei numeri, ma c’è una squadra e tutti giocano per la squadra. Questo è molto evidente nel calcio tedesco. Forse, nel calcio latino manca proprio questo concetto di squadra. Chi vince o perde una partita non sono i singoli giocatori, ma è la squadra nel suo insieme". 








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