2014-07-19 13:59:00

Ancora stupri in India. Il dolore e lo sdegno della Chiesa


Violenza senza fine contro le donne in India. Stavolta la vittima di uno stupro è una bambina di 6 anni, violentata - secondo le accuse - dal suo maestro di ginnastica e da una guardia della sua scuola a Bangalore. Profondo dolore e sdegno nella Chiesa indiana per questi atti brutali: tra questi, la violenza carnale subita da una novizia di 17 anni nell’Istituto delle Suore della Santa natività a Bangalore, duramente condannata dall’arcivescovo della città, mons. Bernard Moras. Cecilia Seppia:

L’India è di nuovo sotto shock per l’ennesimo stupro. Questa volta la vittima è una bambina di sei anni violentata all’interno della Vibgyor High School, un prestigioso istituto privato a Bangalore. I suoi carnefici, due dipendenti della scuola. La polizia sospetta per ora del suo insegnante di ginnastica e di una guardia, sopraggiunta in un secondo momento. Forte la rabbia dei genitori che hanno indetto una protesta e una mobilitazione generale, accusando lo staff scolastico di voler coprire la vicenda per paura di ripercussioni sull’immagine dell'istituto. Sentiamo padre Carlo Torriani, missionario del Pime (Pontificio istituto missioni estere) a Bombay:

"La cosa positiva è che adesso i giornali ne parlano. Prima, era considerato come una bravata e non se ne parlava neanche. Soprattutto, la polizia ne prende nota, perché l’opinione pubblica si è indignata incominciando con le manifestazioni che ci sono state a Nuova Delhi per gli stupri su di un autobus della città; poi, recentemente le due ragazze di Badaun nell'Uttar Pradesh che sono state poi impiccate. Inoltre, qualche giorno fa sul giornale c’era il caso di un capo villaggio che aveva ordinato di violentare una ragazza perché il fratello aveva corteggiato sua moglie; lui ha agito come capo villaggio. Il positivo è appunto questo: la gente adesso si indigna mentre prima veniva considerato una vergogna e non si andava nemmeno dalla polizia per denunciare l’accaduto".

La gente protesta quindi, ma il governo non è riuscito a fermare i crimini nonostante l’introduzione di leggi anti-stupro più dure. I numeri sono infatti drammatici, secondo il National Crime Records Bureau, ogni giorno nel Paese, quasi 100 donne vengono abusate, per un totale di 33.707 abusi nel solo 2013. Intanto forte è lo sdegno e il dolore della Chiesa locale anche per la violenza carnale subita nei giorni scorsi da una novizia di 17 anni nell’Istituto di clausura delle Suore della Santa natività a Bangalore. L’arcivescovo della città mons. Moras ha parlato di “atto barbaro e disumano” poi ha aggiunto: questa violenza colpisce ciascuno di noi. Ancora padre Torriani:

"Qui sembra si tratti di una cosa organizzata, bisognerebbe vedere da chi però è stata organizzata. Sappiamo che le organizzazioni indù stanno ponendo la loro attenzione su Mysore, Bangalore... Quindi, se fosse stato orchestrato da un’organizzazione di estremisti allora sarebbe ancor più negativo. Questi aggressori, hanno suonato il campanello; hanno aperto e hanno fatto questo impunemente... Non so se sia una cosa organizzata da qualcuno che voleva andare contro ai cristiani in generale".

“Nelle nostre scuole - ha aggiunto in una nota mons. Moras - insegniamo valori morali alle persone e il rispetto della dignità delle donne. Questo atto è una macchia vergognosa per la dignità delle nostre donne, della società e della nazione. Chiediamo giustizia per tutte le vittime”.








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