2014-07-20 13:52:00

Medio Oriente: 40 morti a Gaza. Hamas spara a nord, ma è tregua umanitaria


Si intensifica l’offensiva terrestre di Israele a Gaza. Secondo fonti palestinesi i morti dei raid di questa notte sarebbero quaranta, mentre Hamas lancia i suoi razzi a nord di Tel Aviv.  Accettata dalle parti una tregua di due ore proposta dalla Croce Rossa per ragioni umanitarie. Intanto, è previsto per oggi in Qatar l’incontro fra il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmud Abbas, e il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, al quale ne seguirà uno con il leader in esilio di Hamas, Khaled Meshaal. Il servizio di Michele Raviart:

Israele raddoppia l’intensità dei suoi bombardamenti e colpisce Shejaia, il quartiere nord-orientale di Gaza City. Distrutti 45 obiettivi militari, tra cui due tunnel e dieci lanciarazzi nascosti. Il bilancio delle vittime è però pesantissimo. Sebbene l’esercito israeliano abbia ordinato alla popolazione locale di sgomberare le abitazioni, i morti palestinesi sarebbero quaranta, tra cui un cameraman e un autista dell’ambulanza. Quattrocento i feriti, tanto che la Croce Rossa ha chiesto e ottenuto un cessate il fuoco di due ore per poter prestare soccorso e raccogliere i corpi delle vittime. Razzi di Hamas sono stati lanciati verso la città israeliana di Beer Sheva, nel Negev, e verso i quartieri nord di Tel Aviv e delle città costiere di Ashdod e di Ashqelon. I missili sono stati tutti intercettati dal sistema di protezione antiaerea, tranne uno, che avrebbe raggiunto il centro di Ashqelon senza che si abbia notizie di vittime. E mentre per oggi è atteso l’arrivo in Medio Oriente di Ban Ki-Moon, secondo l’agenzia Onu per i profughi, gli sfollati palestinesi, che hanno abbandonato le loro case e Gaza City per raggiungere le strutture di accoglienza, sono ormai 80mila. Il bilancio complessivo dall’inizio delle operazioni è di 410 palestinesi uccisi e di cinque soldati israeliani.








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