2014-07-21 08:25:00

Escalation di violenza su Gaza: nella giornata di ieri oltre 130 morti


Impennata di violenze ieri a Gaza; con il ritrovamento di altri 16 corpi sotto una casa bombardata dall'esercito israeliano sale 130 morti il bilancio delle vittime delle ultime 24 ore. Secondo fonti mediche palestinesi, dall’inizio dell’offensiva sono quindi 501 i morti, più  di un terzo dei quali donne o bambini. 13 i soldati saldati israeliani uccisi. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu nella notte ha reiterato il suo l’appello per una "fine immediata delle ostilità. Ban ki Moon, segretario generale delle Nazioni Unite, sarà oggi al Cairo, con il segretario di Stato Usa, Kerry. Il servizio di Graziano Motta:

E’ stato il giorno più cruento dall’inizio dell’operazione terrestre israeliana, teatro Sejaiyeh, il quartiere settentrionale di Gaza città, uno dei più importanti centri di produzione di armi dei miliziani di Hamas, deposito di missili nei tunnel scavati nei dintorni da dove negli ultimi giorni ne sono  stati lanciati almeno 130 sul territorio dello stato ebraico. Ma anche uno dei quartieri più densamente abitati.La popolazione era stata avvertita dell’ imminente attacco attraverso i media e il lancio di volantini, ma aveva ricevuto pure  gli appelli di Hamas a non ascoltarli e a restare a casa. Così quando si è scatenato il fuoco israeliano, i mezzi corazzati appoggiati da aerei, si è riversata sulle strade, ed è stata strage, circa 120 i morti, alcune centinaia i feriti . D’altra parte  i combattenti di Hamas e della Jihad  che si erano preparati a respingere l’attacco, quando ha avuto inizio  hanno colpito a morte sette militari israeliani, altri sei nelle fasi successive. Fra i morti due ufficiali.  Tra i 77 i feriti,  il colonnello Rasan Alian, comandante della brigata di fanteria Golani.

La tregua di due ore, promossa dalla Croce Rossa per soccorrere i civili feriti, fra i quali parecchi bambini,  e recuperare le salme dalle strade è stata violata più volte dai miliziani con il lancio di razzi su Israele.

I combattimenti stanno proseguendo nella Striscia per identificare e distruggere i tunnel deposito di missili e le basi di lancio; ieri ne sono stati neutralizzati 14 e nelle operazioni 13 miliziani sono stati fatti prigionieri.

Si svolgono nel frattempo a Doha, nel Qatar, sotto la mediazione del segretario generale dell’ONU, colloqui per un’intesa palestinese tra il presidente  Abu Mazen e il capo di Hamas Khaled Meshal; a New York è riunito il Consiglio di Sicurezza ove il rappresentante di Israele ha smentito la cattura di un soldato annunciata da Hamas.

 

 

 








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