2014-07-21 07:47:00

Iraq. Il vescovo Syroub sui cristiani cacciati dalle proprie case


“Siamo senza parole, perché quanto successo è davvero scioccante. I cristiani sono a Mosul da secoli e quelle famiglie sono state improvvisamente strappate via dalla loro città, dalla loro casa, dalla loro vita. Siamo davvero preoccupati per il futuro dei cristiani in questo Paese”. È la drammatica testimonianza del vescovo ausiliare caldeo di Bagdad, mons. Saad Syroub, dopo che le ultime famiglie cristiane ancora presenti a Mosul hanno dovuto lasciare la città. “Non era mai accaduto che i cristiani fossero cacciati dalle proprie case come se non avessero alcun diritto” prosegue il vescovo in un colloquio con Acs il cui testo è pervenuto all’agenzia Fides.

“Purtroppo è questa la realtà oggi in Iraq, soprattutto a Mosul – sottolinea il presule -. Le nostre peggiori paure si stanno avverando e non sappiamo come reagire. È ormai troppo tempo che in Iraq non c'è sicurezza e la gente è terrorizzata, specialmente i nostri fedeli”. Mons. Syroub fa appello alla comunità internazionale perchè faccia pressione sul governo iracheno al fine di trovare soluzioni concrete: “Con una maggiore stabilità interna non ci sarà più posto per questi gruppi di fanatici che pretendono di governare il nostro Paese. E poi bisogna aiutare questa povera gente senza più una casa e depredata di ogni avere. È davvero una tragedia”. (R.P.)








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