2014-07-21 12:48:00

Libia: ancora scontri all'aeroporto di Tripoli


Sono almeno 47 le persone uccise e 120 quelle ferite in una settimana di combattimenti fra milizie rivali per il controllo dell’aeroporto di Tripoli, chiuso dal 13 luglio e teatro anche ieri di scontri violenti che hanno causato anche morti fra i civili: questi ultimi - riporta l'agenzia Misna - sono abitanti del quartiere di Qasr Ben Ghachir, nelle vicinanze dello scalo, le cui case sono state colpite da razzi.

Miliziani islamisti e della città di Misurata (200 km a est di Tripoli) combattono per allontanare i miliziani di Zintan (170 km a sud-ovest della capitale) dall’aeroporto che controllano dal 2011, al pari di altri siti militari e civili.

Ieri si è registrato quello che è stato definito l’attacco più massiccio dall’inizio dell’offensiva, condotto con colpi di mortaio, razzi e carri armati. Due aerei appartenenti alle due compagnie di linea nazionali, un Airbus A330 e yb Bombardier CRJ900, sono stati devastati dalle fiamme dopo essere stati colpiti dai razzi, mentre i combattimenti si sono estesi ad altre strutture occupate dai miliziani di Zintan sulla strada per l’aeroporto. Scontri armati si sono registrati anche nella periferia occidentale della capitale.

La delegazione dell’Unione Europea in Libia ha espresso preoccupazione esortando le parti in campo a fermare le armi e intavolare un dialogo. “L’Ue ricorda che gli attacchi contro gli aeroporti civili costituiscono una violazione del diritto internazionale” si legge in una nota. Il timore è che il conflitto si espanda mentre il Paese ancora attende ancora la proclamazione ufficiale dei risultati delle elezioni legislative del 25 giugno.

Travolte dagli eventi e incapaci di rispondervi, le autorità libiche hanno a più riprese annunciato di essere pronte a fare appello a forze internazionali per ristabilire la sicurezza. (R.P.)








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