2014-07-22 13:18:00

Sierra Leone: leader religiosi preoccupati per il diffondersi di ebola


Cresce l’allarme in Sierra Leone per l’inarrestabile diffondersi dell’epidemia di ebola che da febbraio scorso ha provocato almeno 200 vittime. A lanciare un ulteriore segnale d’allarme è stato nelle ultime ore il vescovo metodista John Yambasu, a capo di una coalizione di leader religiosi molto attiva nel Paese africano sin dai tempi della guerra civile terminata nel 2002. Yambasu ha criticato il governo per avere sottovalutato la virulenza dell’epidemia, diffusasi anche in Liberia e Guinea, uccidendo almeno 600 persone. Il vescovo Yambasu ha denunciato alla stampa internazionale il ritardo del governo nel dichiarare lo stato di emergenza sanitario e nel fornire le necessarie risorse economiche per la lotta al virus.

Tra le principali cause di diffusione dell’infezione i leader religiosi ritengono via sia proprio la mancanza di adeguate informazioni sanitarie su come evitare il contagio. La maggior parte delle vittime, infatti, si infetta durante i riti tradizionali di sepoltura, che vengono celebrati senza le necessarie precauzioni. Infine, in molti casi le persone malate vengono stigmatizzate e allontanate dai villaggi contribuendo così al diffondersi della malattia.

Secondo quanto riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il virus dell’ebola si diffonde sia attraverso il contatto fisico, sia attraverso il sangue e le deiezioni corporee, uccidendo il 90% delle persone infette. Nonostante il gran numero di morti il ministero della sanità della Sierra Leone nega che l’epidemia abbia raggiunto livelli di emergenza, pur definendo la situazione molto seria.

Il gruppo interreligioso guidato dal vescovo Yambasu ha invitato gli appartenenti alle diverse religioni del paese a pregare nei rispettivi luoghi sacri affinché l’esecutivo possa trovare il modo più adeguato per contrastare il diffondersi dell’infezione. (C.G)
 








All the contents on this site are copyrighted ©.