2014-07-23 12:51:00

Thailandia: approvata nuova costituzione della giunta militare


Il sovrano thailandese ha approvato e firmato la costituzione provvisoria presentata dalla giunta militare. Il documento è stato immediatamente pubblicato sulla Gazzetta reale entrando in vigore da oggi. Preparata nelle ultime settimane - riferisce l'agenzia Misna - la costituzione è stata ritenuta necessaria per la nascita di nuove istituzioni provvisorie che delineeranno la fisionomia del Paese in vista di una futura restituzione dei pieni poteri a un parlamento eletto ma in un Paese la cui fisionomia va verso cambiamenti profondi.

Sono 48 gli articoli del documento di 17 pagine. Tra questi, il numero 6 riguarda la formazione di un’Assemblea nazionale di 220 membri che dovrà proporre al sovrano per l’entrata in carica un governo formato da un capo dell’esecutivo e da un gabinetto di non oltre 35 membri secondo l’articolo 19. Il Consiglio nazionale per le riforme, di 250 membri, sarà formato secondo quanto previsto dall’articolo 28. In modo significativo, l’articolo 44 indica che i membri dell’Assemblea legislativa nazionale saranno selezionati dal Consiglio nazionale per la pace e l’ordine (la giunta militare al potere dal 22 maggio) prima di essere proposti all’approvazione del sovrano, ma anche che la giunta avrà potere di modifica e veto sulle attività degli organi previsti nella costituzione.

Infine, l’articolo 48 garantisce l’amnistia ai responsabili del colpo di stato.

Prevista anche la formazione di un Comitato per la stesura della nuova costituzione di 36 membri installati nella carica dal presidente del Consiglio nazionale per le riforme, ma designati da vari organismi: un presidente designato dalla giunta militare, 20 membri nominati dal Consiglio nazionale per le riforme, cinque dall’Assemblea legislativa nazionali, cinque dal nuovo governo e cinque ancora dalla giunta.

Nessun membro delle nuove istituzioni provvisorie potrà avere partecipato a partiti politici o avere detenuto cariche politiche nell’ultimo triennio.

Infine, si rafforzano le voci che vorrebbero il capo della giunta militare e comandate dell’esercito, generale Prayuth Chan-ocha, come nuovo premier del governo provvisorio e di fatto punto di snodo tra forze armate e istituzioni. (R.P.)








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