2014-07-28 13:07:00

Il Papa ai pentecostali: lo Spirito fa la diversità ma anche l'unità


Lo Spirito Santo fa la diversità ma fa anche l’unità nella Chiesa: è quanto ha detto Papa Francesco durante l’incontro stamani nella Chiesa pentecostale della Riconciliazione a Caserta, dove è andato a trovare il pastore Giovanni Traettino, suo amico dai tempi di Buenos Aires e come lui impegnato da tanti anni per l’ecumenismo. All’incontro hanno partecipato circa 200 persone, in gran parte pentecostali provenienti, oltre che dall'Italia, da Stati Uniti, Argentina e altri Paesi. Il servizio di Sergio Centofanti:

E’ stato un incontro molto bello, familiare, quello tra Papa Francesco e il pastore amico, raccolto con la sua comunità. Commosso il saluto di Traettino al Papa, tra gli applausi affettuosi dei presenti:

“Carissimo Papa Francesco, amato fratello mio, la nostra gioia è grande per questa sua visita: un dono grande e inatteso, impensabile fino a poco tempo addietro. Lo potrà leggere negli occhi dei bambini e degli anziani, dei giovani e delle famiglie. Le vogliamo bene! (applausi) E deve sapere una cosa: verso la sua persona, anche tra noi evangelici, c’è tanto affetto per lei (applausi) e tanti di noi anche ogni giorno pregano per lei (applausi). Del resto, è così facile volerle bene. Diversi di noi credono perfino che la sua elezione a vescovo di Roma sia stata opera dello Spirito Santo (applausi)”.

Il pastore Traettino - che il primo giugno scorso aveva partecipato all’incontro del Papa allo Stadio Olimpico di Roma con il Rinnovamento nello Spirito - ha ricordato la fatica di Francesco nel venire una seconda volta a Caserta e ha affermato: "Con uomini come lei c'è speranza per noi cristiani!". Ha quindi parlato dell’unità della Chiesa fondata su Gesù Cristo. Ha detto che il centro della nostra vita è essere nella presenza di Gesù e che la fede è un incontro personale con Lui. Il Papa, da parte sua, ha parlato della diversità che non è divisione e ha ricordato chi fa l’unità nella Chiesa:

“Lo Spirito Santo fa la diversità nella Chiesa e questa diversità è tanto ricca, tanto bella; ma poi, dopo, lo stesso Spirito Santo fa l’unità. E così la Chiesa è una nella diversità. E per usare una parola bella di un evangelico, che io amo tanto: una diversità riconciliata dallo Spirito Santo”.

L'unità - ha sottolineato ancora - non è uniformità, perché "lo Spirito Santo fa due cose: fa le diversità dei carismi e poi fa l'armonia dei carismi": l'ecumenismo è proprio cercare che "questa diversità sia più armonizzata dallo Spirito Santo e divenga unità". Papa Francesco ha poi chiesto perdono, come pastore dei cattolici, per le leggi emanate nel passato contro i protestanti, in quanto furono sostenute anche da cattolici. Quindi ha risposto a quelli che sono rimasti stupiti per il fatto che il Papa sia andato a visitare i pentecostali. Ma lui ha restituito la visita che gli avevano fatto a Buenos Aires:

“Qualcuno sarà stupito: ‘Ma, il Papa è andato dagli evangelici’. Ma è andato a trovare i fratelli! (applausi) Vi ringrazio tanto, vi chiedo di pregare per me, ne ho bisogno … perché almeno non sia tanto cattivo. Grazie! (applausi)”.  

Era presente all’incontro nella Chiesa pentecostale a Caserta, il padre gesuita argentino Hugo Guillermo Ortiz, responsabile dei programmi in lingua spagnola della Radio Vaticana. Ascoltiamo il suo racconto:

R. – Questo è stato un incontro molto particolare, molto speciale. Il pastore Traettino ha ricevuto il Papa davanti a tutti, dopo essere stato con lui prima di partecipare alla preghiera nella Chiesa della Riconciliazione. Papa Francesco è stato personalmente con il pastore Traettino nella sua casa, in questo incontro privato; dopo è venuto qui e ha detto davanti a tutti che anche gli evangelici vogliono molto bene a Papa Francesco. Circa 200 persone o forse più, hanno applaudito e stando qui nella Chiesa si vede veramente quanto vogliono bene al Papa. Il pastore ha parlato della riconciliazione, dell’importanza di riprendere il cammino alla presenza del Signore, ripartendo dal Signore e Gesù. All’inizio, ha fatto un applauso per la presenza del Papa e subito dopo ha chiesto un applauso più forte per Gesù…

D. – Quindi un momento molto importante per l’ecumenismo…

R. – Sì, nel senso che il Papa si avvicina ad una periferia. Questo evento è quello che capita nelle periferie delle nostre città anche a Buenos Aires, in Argentina, in America Latina, dove ci sono persone che si riuniscono e con la Bibbia pregano; credono in Gesù e sono cristiani onesti, non sono di quelli che approfittano della gente per prendere soldi promettendo la felicità. Sono persone che leggendo il Vangelo hanno trovato Gesù e Gesù ha cambiato la loro vita. Loro adesso danno la loro testimonianza cercando di aiutare gli altri. Il pastore Traettino ha detto di aver meditato molto sull’Incarnazione, perché il Papa, invece di inviare un messaggio al suo fratello, è venuto a trovarlo e ha anche partecipato alla preghiera nella sua Chiesa. Il Papa ha detto che ci farà bene andare a trovare e a toccare Cristo nella carne perché si è fatto uomo e adesso è nei nostri fratelli; ci farà bene toccare la carne di Cristo nei fratelli. È una cosa molto concreta: questo vuol dire che stiamo parlando di cristianesimo: un cristianesimo vero, profondo, al di là delle differenze che – ha detto il Papa - sono dello stesso Spirito, che come un poliedro fa la diversità e l’unità nella diversità.








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