2014-07-29 07:41:00

Da Ue nuove sanzioni a Mosca. In arrivo anche dagli Usa


 Stati Uniti ed Ucraina insieme per la soluzione della crisi dell’Est. Questo il risultato dell’incontro negli Usa tra il segretario di Stato Usa Kerry e il ministro degli esteri ucraino Klimkin. Washington aiuterà finanziariamente Kiev, che sarebbe pronta ad un piano di pace. La Casa Bianca annuncia per le prossime ore il varo di nuove sanzioni contro la Russia, dopo quelle decise oggi all’unanimità dall’Ue. Sul terreno nelle ultime 24 ore a Gorlinvka, uno dei bastioni dei separatisti filorussi sono stati17 i civili uccisi, tra questi anche tre bambini. Giuseppe D’Amato:

 Gli Stati Uniti sono al fianco dell’Ucraina, ha detto Kerry. Le riforme concordate da Kiev con il Fondo monetario internazionale devono, però, andare avanti. Nei giorni scorsi il premier Jatseniuk si è dimesso per la bocciatura del pacchetto “salva Ucraina” da parte del Parlamento, ora in ferie. Il ministro degli Esteri, Pavel Klimkin, ha ringraziato Washington per il sostegno e la solidarietà fin qui dimostrati. Il “piano Poroshenko” con il cessate il fuoco è l’unica via per la soluzione della crisi, ha spiegato il capo della diplomazia di Kiev. Gli Usa daranno svariati milioni di dollari per la ricostruzione dell’Est. Le sanzioni europee contro la Russia sono più pesanti del previsto. Sono di carattere settoriale e colpiscono banche, energia, tecnologia. Alcune personalità, la cui identità verrà svelata domani, saranno interessate da misure restrittive.  Gli Stati Uniti hanno intanto denunciato da parte russa l’uso di missili “cruise”, vietati dai trattati firmati durante la Guerra Fredda. Washington è pronta ad immediate consultazioni con Mosca.

 

Del margine di azione di Putin e di altre implicazioni,  Fausta Speranza ha parlato con Daniele De Luca, docente di Storia delle relazioni internazionali all'Università del Salento: 

R. – Ritengo che Putin si trovi in una specie di trappola da cui non riesce ad uscire – e forse non vuole neanche uscire – nel dover appoggiare a tutti i costi le popolazioni russe che si trovano sotto il controllo dell’Ucraina. Io non so se abbia intenzione di mediare perché vede dall’altra parte una certa debolezza. A parole, ci sono fortissime pressioni soprattutto da parte degli Stati Uniti – anche l’ultima richiesta di incrementare le sanzioni – ma, dall’altra parte, si rende conto che noi, Europa Occidentale, abbiamo serie difficoltà a intraprendere misure di tipo economico ancora più dure per fare pressioni sulla Russia, su Putin, e quindi portarlo a una mediazione.

D. – C’è anche l’accusa da parte di Washington di aver violato il Trattato sulle armi, cioè Mosca si sarebbe compromessa con un missile Cruise. Che dire?

R. – Possibili violazioni del Trattato del 1987 sui missili a raggio intermedio, firmato da Gorbaciov e da Reagan, emergono da questa relazione presentata, ma pare siano iniziate già da qualche tempo. Fa pensare il fatto che venga pubblicata esattamente in questi giorni in cui l’amministrazione Obama sta tentando di fare ulteriori pressioni su Putin. Credo che la violazione poterebbe anche esserci stata: è la tempistica che non mi convince molto.

D. – Possiamo dire che, a fronte delle accuse da parte dell’Unione Europea e Stati Uniti, la Russia trova sempre più l’appoggio della Cina?

R. – Assolutamente sì. La Cina chiaramente ha fatto una dichiarazione di appoggio a Mosca in questa situazione in cui si trova, anche perché la Cina stessa ha delle difficoltà con popolazioni cinesi che si trovano in altre aree e che sarebbe pronta a difendere in qualsiasi momento. Anche la Cina ha un fortissimo spirito nazionalista, il che la porterebbe a intraprendere determinate azioni. Dall’altra parte, come dicevo, Putin gioca abbastanza facilmente perché vede una particolare debolezza – e non potrebbe essere diversamente – da parte dell’Europa. 








All the contents on this site are copyrighted ©.