2014-08-01 09:00:00

I vescovi svizzeri: "Aiutiamo i cristiani in Iraq!"


“Siamo profondamente colpiti e inorriditi”: scrive così la Conferenza episcopale svizzera (Ces), in una nota diffusa in seguito alla “barbara espulsione dei cristiani e di altre minoranze religiose dall’Iraq, specialmente da Mosul, voluta da jihadisti dello Stato islamico”. Tali “atti criminali”, sottolineano i vescovi elvetici, “costituiscono un attacco contro le radici della nostra civiltà”, perché “ebrei, cristiani e musulmani hanno un patriarca comune, Abramo, originario della Mesopotamia, l’attuale Iraq”. Quindi, “chi distrugge con violenza questo legame comune tra le tre religioni abramitiche, mette a rischio anche la sua stessa religione”.

Ringraziando, poi, tutti quegli esponenti di ciascuna religione che si oppongono al “terrore fondamentalista”, i presuli ricordano le organizzazioni della Chiesa che “con generosità portano aiuto ai rifugiati in difficoltà”. Ed anche “ogni governo di buona volontà, in ogni Paese – ribadisce la Ces – è invitato a fare tutto il possibile per alleviare la miseria del popolo iracheno”.

Di qui, il rinnovato appello lanciato mons. Markus Büchel, presidente dei presuli elvetici, al Consiglio federale del Paese affinché aumenti l’aiuto umanitario per i rifugiati, ne accolga un numero maggiore ed aderisca alla “Nota verbale” inviata nei giorni scorsi dalla Segreteria di Stato vaticana alle ambasciate accreditate presso la Santa Sede, per richiamare i recenti appelli sul Medio Oriente e l’Iraq rivolti dal Papa. Infine, la Ces esorta i fedeli a “pregare per i fratelli e le sorelle in Iraq ed a sostenerli con tutte le forze”. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.