2014-08-01 14:01:00

Ucraina: ancora vittime. Caritas: è catastrofe umanitaria


Continuano le violenze in Ucraina orientale. Una ventina di persone sono morte negli scontri tra l’esercito di Kiev e i separatisti filorussi, alcuni dei quali sono civili. E mentre arrivano nuovi esperti internazionali, per aiutare a recuperare i corpi ancora dispersi delle vittime del disastro aereo del MH17, cresce anche l'emergenza profughi. Il servizio di Michele Raviart:

I combattimenti sono avvenuti  nella notte vicino al luogo dello schianto dell’aereo malese dello scorso 17 luglio, quando sono morte 298 persone. Delle 14 vittime, 10 sono paracadutisti dell’esercito di Kiev, attaccati a colpi di mortaio e cannonate dai separatisti filorussi nei pressi di Shaktharsk. Gli altri sono ancora in corso di identificazione. Cinque i morti tra i civili e nove feriti a Lugansk, una delle roccaforti dei separatisti Le operazioni militari dell’esercito ucraino nell’est del Paese sono quindi ricominciate, dopo l’interruzione di un giorno deciso dal governo di Kiev per permettere a un gruppo di esperti internazionali di raggiungere il luogo disastro, per le operazioni di recupero degli 80 corpi ancora rimasti. Si tratta di rappresentanti dell’Osce e personale proveniente da Australia e Olanda, i Paesi da cui provenivano la maggior parte dei passeggeri dell’MH17. Intanto, dopo che ieri l’Unione Europea ha approvato nuove sanzioni contro la Russia, in quello che è il provvedimento più pesante contro Mosca dai tempi della guerra fredda, è anche allarme umanitario. Sono infatti circa 100 mila le persone che hanno abbandonato le loro case in Ucraina orientale per la guerra, come ci spiega Karel Zelenka, volontario della Caritas Ucraina, raggiunto telefonicamente a Leopoli.

“Una parte degli sfollati vanno in Russia, ma la maggioranza degli sfollati rimane nell’Ucraina dell’est. I bisogni riguardano soprattutto alloggio, cibo, acqua, medicine. C’è bisogno di prepararci per l’inverno e anche alla riapertura delle scuole: questo sarà un grande problema per gli studenti, per i bambini… E’ una vera catastrofe umanitaria. Tutti noi speriamo, ma il conflitto potrebbe ancora durare un po’, purtroppo”.








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