2014-08-02 08:04:00

I vescovi neozelandesi chiedono al Papa una Veglia di preghiera per Gaza


Indire una Veglia di preghiera per la pace a Gaza e in tutto il Medio Oriente, così come quella svoltasi il 7 settembre 2013, in Piazza San Pietro, per la Siria: è l’invocazione che la Conferenza episcopale della Nuova Zelanda presenta a Papa Francesco, tramite una Lettera aperta. Nella missiva, a firma di mons. John Dew, arcivescovo di Wellington, i presuli esprimono “tristezza ed angoscia per il terribile conflitto a Gaza” e sottolineano il loro “senso di impotenza”, alleviato soltanto dalla “preghiera costante per la fine del conflitto e la risoluzione delle questioni di lunga data che sono alla base di esso”.

Quindi, i vescovi della Nuova Zelanda informano il Santo Padre di aver incoraggiato i fedeli locali a “sostenere il lavoro della Caritas di Gaza”, raccogliendo fondi per l’aiuto umanitario. E non solo: “Abbiamo invitato i credenti – scrivono i vescovi – a pregare, da soli e in comunità, per la fine del conflitto”, ma “molto ancora resta da fare”, poiché “per coloro che vivono in pace è obbligatorio fare tutto il possibile per portare la riconciliazione agli altri”. La Chiesa di Wellington sottolinea, poi, i numerosi danni provocati dal conflitto israelo-palestinese all’economia di Gaza e l’impossibilità, per le persone, “di esercitare il proprio diritto a diventare rifugiati, attraversando il confine e sfuggendo ai combattimenti”.

Guardando, inoltre, all’invocazione per la pace in Medio Oriente svoltasi in Vaticano l’8 giugno scorso, per volere del Papa, alla presenza di Peres e Mahmoud Abbas, capi di Stato di Israele e Palestina, i vescovi ne sottolineano l’importanza, definendolo “un avvenimento mai visto prima”. “Sappiamo – scrivono ancora -  che Lei, Santità, userà tutta la leadership morale inerente al suo ruolo per fare il possibile affinché si ponga fine ai combattimenti e si raggiunga una pace vera e duratura tra Palestina ed Israele”. Infine, i presuli neozelandesi fanno proprio l’appello della Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza e chiedono al Pontefice, “autentico testimone del Vangelo”, di indire una Veglia di preghiera “globale” per porre fine “a tale immenso disastro”. (A cura di Isabella Piro)








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