2014-08-07 14:26:00

Domani la firma Alitalia-Etihad. Lupi: iniezione di fiducia


Domani ci sarà la firma per l'accordo Alitalia-Etihad. Governo e vertici della compagnia degli Emirati Arabi, hanno confermato l'esito positivo delle trattative. Alitalia, intanto, ha comunicato all'Autorità di garanzia per gli scioperi che, nel prossimo fine settimana, potrebbero esserci gravi disagi all’aeroporto di Fiumicino. Ci sarebbe, in particolare, l'altissimo rischio di una forte astensione dal lavoro da parte del persone tecnico. Il ministro dei Trasporti Lupi ha dichiarato che non saranno tollerate assenze di massa. Sull’accordo Alitalia - Eithiad Alessandro Guarasci ha intervistato il segretario Generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan:

R. – Noi riteniamo che ci siano tutte le condizioni, perché questa volta davvero l’Alitalia faccia un grande salto di qualità. E’ un accordo che proietta Alitalia, non solo a livello internazionale, ma a livello mondiale. Il fatto che l’Alitalia aumenterà di molto le sue tratte internazionali e intercontinentali è quello che davvero ci fa pensare che questa volta il rilancio dell’azienda sia effettivo e con prospettive serie.

 D. – Il ministro Lupi ha detto che ci sarà un’opportunità d’impiego per tutti gli esuberi. Questo è davvero possibile in un’Italia che addirittura è entrata in recessione?

 R. – Noi chiediamo al governo di impegnarsi davvero perché questo avvenga, nelle prospettive di Alitalia e in tutto l’indotto. Abbiamo davvero in Alitalia personale di grande professionalità e di grande qualità. Quindi, oggi, l’impegno deve essere quello di dare un’opportunità a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici.

 D. – Voi percepite che i lavoratori di Alitalia e dell’indotto accoglieranno bene questo accordo, perché da quanto è successo a Fiumicino il malcontento sembra elevato?

 R. – Lo stato di incertezza determina anche fatti come quelli che sono successi, ma io credo che i lavoratori e le lavoratrici saranno davvero consapevoli del rilancio dell’azienda, quando questo avverrà, e delle prospettive che ognuno di loro – il governo, l’azienda, le parti sociali - devono garantire.

 








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