2014-08-07 15:03:00

Padre Lombardi presenta il viaggio del Papa in Corea


Presentato in Sala Stampa vaticana dal direttore, padre Federico Lombardi, il terzo viaggio internazionale di  Papa Francesco: dal  13 al 18 agosto, avrà come meta la Repubblica di Corea in occasione della sesta giornata della gioventù asiatica. Il servizio è di Paolo Ondarza:

Il successore di Pietro torna in Asia. Non accadeva dal 1999 quando Giovanni Paolo II si recò a New Delhi. Anche per questo motivo il viaggio in Corea costituisce per Francesco una priorità. Tre i temi centrali: la Giornata asiatica della gioventù che vedrà riuniti circa 2mila giovani in rappresentanza di 23 Paesi asiatici; la Beatificazione di 124 martiri coreani, fondatori della Chiesa in Corea; la riconciliazione e la pace in un Paese diviso tra nord e sud. Oltre 11 ore la durata del volo aereo e 7 ore di fuso orario. 11 i discorsi, 4 in inglese, gli altri in italiano. Il Papa, come è sua abitudine, saluterà più volte i fedeli dalla papamobile. Molte le domande rivolte dai giornalisti sui rapporti tra Sud e Nord Corea. A proposito del rifiuto delle autorità di Pyongyang di partecipare alla Messa del 18 agosto, padre Lombardi ha riportato quanto saputo direttamente dal comitato organizzatore sudcoreano:

“C’è stata una risposta negativa all’invito: e ci fermiamo qui senza chiudere porte ad altre eventuali iniziative e possibilità che i coreani sapranno fare meglio di noi”.

Non è previsto inoltre che il Papa si rechi al confine con il Nord:

“Il pensiero al problema della divisione c’è; c’è una Messa dedicata alla pace, alla riconciliazione. La presenza e l’attenzione spirituale sono più che evidenti senza altri atti particolari”.

A chi gli ha chiesto se il Vaticano intenda intervenire sui rapporti tra Chiesa sudcoreana e Corea del Nord, padre Lombardi ha risposto:

“Il cardinale di Seoul è anche il vicario apostolico di Pyongyang quindi è l’autorità ecclesiastica competente per quest’area di per sé. Quindi non ci vuole un intervento vaticano per dire cosa bisogna fare a Pyongyang”.

A margine degli incontri ufficiali il Papa vedrà i superstiti e i familiari delle vittime della tragedia del traghetto Sewol nell’aprile scorso. Prevista inoltre la presenza alla Messa conclusiva di una delegazione di “comfort women”, le donne abusate dai giapponesi durante la guerra:

“Il fatto che siano presenti è già un riconoscimento, mi sembra piuttosto significativo, e questo è stato quello che hanno anche proposto gli organizzatori locali; queste iniziative non provengono da Vaticano, si risponde a proposte e si accettano volentieri”.

Sulle polemiche sollevate in Corea circa la visita del Papa, il 16 agosto, alla comunità per disabili di Kkottongnae, struttura accusata da alcuni di essere più attenta al marketing che alla carità, padre Lombardi ha precisato:

“Quando è stato studiato il programma del viaggio, la Conferenza episcopale ha dato il suo parere favorevole al fatto che il Papa ci andasse. Siamo consapevoli che c’è una discussione. Anche se ci sono delle accuse di illegalità nell’amministrazione, non mi pare che siano risultate assolutamente fondate”.

Durante il volo Francesco sorvolerà la Cina. Sulla possibilità che possa inviare, come da tradizione durante i viaggi internazionali, un telegramma alle autorità di Pechino, questa la risposta di padre Lombardi:

“Noi abbiamo sempre dato i testi dei telegrammi: se c’è un telegramma per la Cina vedrete cosa dice. Questo è l’unica cosa che ora posso dire”.

Il direttore della Sala Stampa vaticana smentisce che al momento si stia lavorando ad un viaggio di Papa Francesco in Giappone:

“Attualmente in preparazione concreta c’è Tirana, Sri Lanka e Filippine. Stop. Per il resto non è stata avviata l’organizzazione di viaggi. Ci saranno? Bene, ne prenderemo atto e collaboreremo, ma non posso fantasticare”.








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