2014-08-07 12:07:00

Uruguay. Plenaria dei vescovi su Sinodo famiglia e cristiani perseguitati


Il Sinodo straordinario sulla famiglia, in programma in Vaticano dal 5 al 19 ottobre, e la preghiera per i cristiani perseguitati nel mondo: sono questi i due punti centrali dell’Assemblea plenaria dei vescovi dell’Uruguay (Ceu), svoltasi nella Festa della Trasfigurazione a Montevideo. Riguardo al primo punto, informa una nota, “si è evidenziata la necessità di un annuncio positivo della concezione cristiana sul matrimonio e la famiglia”. A rappresentare la Chiesa uruguayana al Sinodo sarà mons. Rodolfo Wirz, presidente della Ceu, il quale “porterà il contributo di tutti i vescovi di Montevideo”.

Il secondo punto dell’agenda dei lavori della Ceu ha riguardato “la preghiera per la pace e per i cristiani perseguitati”, in particolare in Terra Santa ed in Iraq. Per questo, i presuli dell’Urugay hanno stabilito che “il 15 agosto, nella Solennità dell’Assunzione della Vergine Maria, si terrà una Giornata di preghiera per la riconciliazione nel mondo”. Ma il programma della Plenaria ha incluso anche altri temi, tra cui la riflessione sulla Pastorale penitenziaria: “L’Assemblea – si legge nella nota – ha riflettuto sulla formazione degli agenti pastorali del settore e sulla vita ed attenzione religiosa nelle carceri”.

Altro tema focale della Plenaria è stata l’iniziativa di riforma costituzionale relativa all’abbassamento dell’età per l’imputabilità penale. Il testo della proposta normativa, infatti, mira ad abbassare questa età dai 18 ai 16 anni e verrà sottoposto a referendum il prossimo autunno. “Questo progetto – spiega la Ceu – è stato considerato dalla Chiesa, già a marzo, come uno dei temi più urgenti e che richiedono debite informazioni, per raggiungere una decisione responsabile”.

In quest’ottica, i vescovi “hanno considerato sia la preoccupazione della cittadinanza per la sicurezza, sia la tutela dei minori e dei loro diritti”. Guardando “sempre alla ricerca del bene comune”, sottolinea la Ceu, “la Chiesa guarderà sempre ad un approccio preventivo” del crimine “attraverso opere educative e sociali ed anche a forme di giustizia che ricostruiscano la società attuale”. La sfida, sottolineano i presuli, è quella di “sanare le ferite ed aprire un nuovo orizzonte a storie troncate”, ovvero sia alle vittime che agli autori di violenze.

Infine, guardando alle elezioni parlamentari e presidenziali, in programma il 26 ottobre, la Ceu auspica che “il voto della popolazione sia sempre più consapevole ed animato dalla ricerca del bene di tutta la società”. Per questo, si invitano le comunità cattoliche ad una “Giornata di preghiera per la patria e per i futuri governanti”, da tenersi il 12 ottobre. (A cura di Isabella Piro)








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