2014-08-08 14:16:00

P. Lombardi: ci sarà incontro Papa-nunzi Medio Oriente


Sulla scelta del cardinale Fernando Filoni come inviato del Papa in Iraq e su altre iniziative della Santa Sede per la drammatica situazione dei cristiani in questo Paese, ascoltiamo una riflessione del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, al microfono di Sergio Centofanti:

R. - Il cardinale Filoni è certamente la persona più indicata come inviato del Papa in questa situazione e in quell’area, perché - come ricordiamo - è stato nunzio in Iraq e Giordania per ben sei anni: negli ultimi anni del regime di Saddam Hussein, per tutta la durata della guerra e anche nei primi anni successivi. Durante la guerra, egli restò, fedelmente e coraggiosamente, a Baghdad nonostante i bombardamenti e fu praticamente l’unico diplomatico straniero a rimanere per tutta la durata della guerra in quella situazione. Quindi, una persona coraggiosa, una persona che ha dimostrato il suo amore per le popolazioni dell’Iraq e della regione, con grande dedizione; può conoscere le situazioni e partecipare profondamente ai problemi e alle sofferenze di queste popolazioni.

D. - C’è anche un’iniziativa della Segreteria di Stato …

R. - A nome del Papa, tutti i nunzi della regione sono stati invitati a prendere con attenzione l’appello che è stato pubblicato ieri e a presentarne il significato, l’importanza sia alle autorità politiche dei Paesi dove sono rappresentanti della Santa Sede, sia alle autorità ecclesiastiche, in modo da promuovere tutto un movimento di preghiera e di solidarietà che venga incontro a questa situazione drammatica dei nostri fratelli e sorelle e delle popolazioni colpite da questa tragedia. Inoltre, posso aggiungere che è allo studio un progetto di incontro qui a Roma tra i nunzi della regione e il Santo Padre per studiare la situazione, scambiare idee e possibili iniziative e manifestare - anche in questo modo - la vicinanza del Papa e della Chiesa universale ai problemi che sono in corso. Questo tipo di incontro, probabilmente, avrà luogo a settembre.

D. - A livello mediatico c’è qualche iniziativa da parte della Santa Sede?

R. - Si cerca di sostenere questo clima di preghiera, di mobilitazione spirituale e di solidarietà. Uno degli strumenti con cui questo è stato fatto anche in altre occasioni - e verrà fatto anche in questa occasione - è l’intensificare e dedicare la diffusione dei tweet del Papa proprio su questo tema, in modo tale da creare un’atmosfera che, in modo continuo, accompagni con partecipazione questa situazione, ricordi i problemi che sono in atto e inviti tutti a pregare e a fare tutto quello il possibile per manifestare la loro solidarietà.








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