2014-08-09 13:44:00

Route Agesci: a San Rossore all'insegna del "coraggio"


Dal 7 al 10 agosto, la tenuta di San Rossore a Pisa ospita la terza “Route nazionale" dell'Agesci, che coinvolge oltre 30 mila scout. Tutela ambientale e della persona alcuni dei temi trattati. I ragazzi hanno stilato anche una "Carta del coraggio" per dare ulteriore slancio al loro impegno sociale. Antonio Elia Migliozzi ha intervistato Gionata Fragomeni, responsabile dell’organizzazione della “route” Agesci:

R. – Questa "Carta del coraggio" è un messaggio che viene mandato a tutte le istituzioni, un messaggio che viene mandato a tutti gli italiani fondamentalmente. Ma non è solamente un messaggio, non è una richiesta di aiuto o una richiesta di impegnarsi per gli altri. E' soprattutto un esprimere il proprio desiderio di impegnarsi, di mettere a disposizione quindi tutte le proprie capacità e le proprie forze all’interno della nostra società, essendo capaci di fare delle scelte coraggiose, delle scelte che riescono a operare un cambiamento e che riescono a incidere su quella che è la nostra società, per cercare di cambiare tutte quelle cose, che pensiamo possano essere leggermente migliorate.

D. – Significativa la presenza del capo del Corpo forestale, Patrone, a ribadire il vostro impegno in difesa dell’ambiente...

R. – Noi abbiamo deciso di fare questa "Route" in un parco naturale. Il nostro impegno all’interno dell’ambiente è sempre stato dichiarato: noi facciamo le nostre attività a contatto con la natura, perché crediamo che sia un ambiente in cui si possano trasmettere tantissimi valori. Per i giovani, per i bambini e per i ragazzi di oggi può essere sicuramente un metodo per riuscire a educare, per riuscire quindi a trasmettere valori diversi, che permettano appunto di costruire una società migliore. In questi giorni, noi siamo stati accolti benissimo sia dal Corpo forestale che dal direttore e dal presidente dell’Ente Parco. Abbiamo cercato di portare qualche miglioramento a questo territorio: abbiamo cercato di rispettarlo e abbiamo cercato di promuoverlo e di fare delle scelte che ci hanno permesso di vivere, di interagire con il territorio senza modificarlo, rispettando quello che c’è, anzi cercando di migliorare dove possibile.

D. – In questi giorni, è stata presentata la delega per la riorganizzazione del terzo settore all’insegna di semplificazione e maggiore trasparenza. Come accogliete questa notizia?

R. – La nostra "Route" non si è svolta solamente in questi giorni a San Rossore, ma è partita il primo agosto. Tutte le comunità locali si sono incontrate in tutta Italia e hanno promosso le loro "azioni di coraggio", che sono state svolte durante tutto l’anno. E’, quindi, un percorso che dura già da oltre un anno. Le azioni di coraggio sono state azioni proposte dai ragazzi dai 16 ai 21 anni e sono azioni incentrate soprattutto nel sociale. Per noi, è quindi sicuramente importante promuovere azioni di questo tipo ed è sicuramente importante riuscire a promuovere l’impegno all’interno del sociale. Poi, ho visto molte di queste azioni di coraggio, presentate dai ragazzi. Ce ne sono molte che sono veramente interessanti e che vanno sicuramente in questa direzione. E siamo stati veramente contenti del lavoro fatto dai ragazzi che, in totale autonomia, sono riusciti a fare delle cose che probabilmente altre volte non avevamo mai visto.








All the contents on this site are copyrighted ©.