2014-08-12 17:21:00

Dieci città in deflazione. Quadrio Curzio: colpa della politica economica Ue


A luglio l’inflazione scende ancora e si attesta allo 0,1% su base tendenziale dallo 0,3% di giugno. Le riduzione dei prezzi è in gran parte legata alla riduzione dell'energia elettrica e ben dieci grandi città, comprese Roma e Torino, vanno in deflazione e cioè finiscono sotto zero. Alessandro Guarasci ha sentito l’economista Alberto Quadrio Curzio.

R. - La deflazione si sta manifestando, e non da oggi, in tutta l’Europa e in particolare nell’Eurozona ed è un evidente segno di una crisi economica legata a due fattori: il primo, un sostanziale crollo della domanda interna dovuto alle politiche fiscali restrittive, che sono state poste in essere dalla politica economica europea; la seconda conseguenza, ma anche causa, il grande livello della disoccupazione che ovviamente comprime i consumi e la domanda interna. Il caso specifico dell’Italia non è diverso da quello degli altri Paesi ed è evidentemente l’ennesima conferma che la politica economica restrittiva europea sta portando l’Europa stessa in una situazione di deflazione e recessione che potrebbe configurare una sindrome giapponese, dalla quale il Giappone è uscito dopo 20 anni.

D. - Professore, la situazione potrebbe, secondo lei, peggiorare già giovedì, quando arriveranno le stime preliminari del Pil in Francia e in Germania?

R. - Per quanto riguarda la Germania un indicatore anticipatore importante Zew, che è uscito oggi, già indica che vi è un forte rallentamento. Dunque è ormai chiaro che la Germania stessa, considerata invulnerabile ad ogni evento non positivo dell’Eurozona, è diventata vulnerabile essa stessa. Quindi mi aspetto che il Pil del secondo trimestre tedesco ritracci rispetto al primo, impedendo il conseguimento di quell’1,8-1,9 di crescita del Pil che era stato prefigurato per il 2014. La Francia non andrà in modo molto diverso.








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