2014-08-13 17:37:00

Deflazione, Becchetti: "BCE responsabile di politiche monetarie troppo deboli"


"La deflazione è frutto di politiche monetarie deboli che colpevolmente ha fatto la BCE". Per l'economista cattolico Leonardo Becchetti, docente di Economia Politica all'Università Tor Vergata di Roma, "abbiamo l'occasione di immettere moneta sul mercato e quindi nelle tasche dei cittadini, senza aumentare l’inflazione. Ma la BCE non l’ha fatto, avendo comunque l’obiettivo di poter gestire l'inflazione fino al 2%".

"L'inflazione può rimettere in moto l'economia. L'obiettivo della BCE non è il suo azzeramento ma il suo contenimento entro il 2%. Ed è incredibile, che Usa e Giappone, che pure hanno immesso moneta nel sistema, abbiano un tasso di inflazione sotto al 2%. C'è, indubbiamente, uno spazio di manovra non sfruttato dalla Banca Centrale Europea. Una sua mancanza. La BCE non sta facendo quello che deve fare per riportare l’area euro allo sviluppo, acquistando in modo proporzionale alle esigenze dei singoli Paesi, titoli di Stato di Paesi Ue. Non basta più l'annuncio e la polemica da parte della Banca europea".

"Ovviamente c’è un problema di coordinamento: mettere d'accordo 23 Paesi con interessi diversi". Negli Usa, prosegue Becchetti, i piloti dell’economia sono studiosi che conoscono bene come il mondo cambia. In Ue, al contrario, ci sono funzionari che hanno spesso una visione ristretta. Il Nord europa, ad esempio, che ha ricchezza propria, la difende con veti. Ragionare così è un'ottica morente". "E se l’Europa si paralizza con i veti, i vantaggi diventano svantaggi. La speranza, tuttavia, che tutto questo cambi non ci deve abbandonare. L'Europa deve fare una politica economica espansiva. Ma, ad oggi, questo livello di dibattito, in Ue, non c’è".

 

 








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