2014-08-13 08:08:00

Iraq: l’Europa apre al sostegno militare ai peshmerga curdi


L’Europa prova a compattarsi sulla crisi irachena per un’azione coordinata di aiuto militare ai peshmerga curdi mentre gli Usa inviano altri 130 consiglieri militari. Intanto sul fronte politico si registrano segnali di stabilità, con il sostegno dell’Iran alla nomina del nuovo primo ministro iracheno Haidar al-Abadi. Marco Guerra:

L'Europa apre alla possibilità della fornitura di armi da parte degli Stati membri ai peshmerga curdi che si trovano a combattere contro le milizie dello Stato Islamico (Isis). Ieri il Comitato politico straordinario (Cops), che ha visto riuniti gli ambasciatori dei 28, ha considerato la richiesta di aiuto delle autorità regionali curde in base ai codici Ue sull’esportazione di Armi. Ma le diverse cancellerie già si muovono in ordine sparso: Berlino ha annunciato che invierà attrezzature militari e veicoli blindati - ma non armi - al governo iracheno. Mentre Londra ha confermato la disponibilita' a trasportare materiale militare fornito da altri via elicottero. Un passo importante poiché fino a pochi giorni fa era stato offerto solo aiuto umanitario. Dal canto loro gli Stati Uniti, hanno già inviato in Iraq altri 130 consiglieri militari che saranno stanziati ad Erbil, per valutare gli interventi umanitari alla popolazione yazida intrappolata sul monte Sinjar e aiutare i peshmerga curdi. A Baghdad intanto sembra allentarsi la tensione, dopo che il premier uscente al Maliki ha chiesto all’esercito di restare fuori dalla disputa politica e dopo il sostegno espresso da Teheran al neo premier al-Abadi. Ma le milizie dell’Isis mantengono le loro posizioni mentre emergono nuove brutalità commesse nella loro avanzata come il massacro di centinaia di cadetti avvenuto a giugno dopo la conquista di una base dell’aeronautica.

 

 

 








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