2014-08-14 12:05:00

Calo per l'economia tedesca. La Bce: misure contro la deflazione


Doccia fredda per l’economia tedesca. Il Pil di Berlino arretra dello 0,2% nel secondo trimestre 2014 rispetto al trimestre precedente. Il dato è peggiore delle attese che indicavano una possibile flessione dello 0,1%. Intanto la Banca Centrale Europea potrebbe ricorrere anche a strumenti non convenzionali" contro un'inflazione che dovesse rimanere bassa troppo a lungo. Alessandro Guarasci:

La Bce torna a chiedere riforme strutturali, perché, dice nel suo bollettino mensile, senza di queste la crescita nell’Eurozona è fortemente a rischio. La domanda interna è inferiore alle attese, e questo comporta una ripresa moderata e disomogenea. Ecco perché la Bce potrebbe immettere nuova liquidità sui mercati. Il tempo d’altronde volge al brutto. La Germania cala dello 0,2%, il primo arretramento dell'economia della Germania dal 2012, peggiore delle attese che indicavano un -0,1%. A fine anno il Pil dovrebbe rallentare all’1,2%, in Francia allo 0,5% ma Parigi andrà oltre il 4% nel rapporto tra deficit e Pil. Negative le ripercussioni sui mercati. Il rendimento del bund tedesco è sceso per la prima volta sotto l'1%. Sentiamo l’opinione dell’economista Giuseppe Colangelo:

R. – Non dobbiamo dimenticare che i Paesi del Sud Europa sono degli importanti clienti per la Germania. Pensiamo ad esempio alle automobili. Tutti i Paesi europei sono, tra di loro, molto legati. Poi, risentono per la globalizzazione anche dell’andamento delle economie non europee che, anch’esse, non stanno brillando.

D. – La Bce dovrebbe intervenire, così dice, con interventi straordinari contro la deflazione. Lei che cosa si aspetta?

R. – Interverrà con una politica monetaria ancora più espansiva, una maggiore erogazione del credito, per vedere di riprendere l’attività economica, sia pure gradualmente, ed evitare di finire in deflazione.








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