2014-08-15 15:53:00

Il Papa in Corea: i giovani. Il racconto del secondo giorno


"In questo periodo abbiamo recitato il Santo Rosario per lei piu' di 15 milioni di volte. Celebrato la messa secondo le sue intenzioni piu' di 2 milione di volte. Abbiamo recitato insieme una preghiera speciale per il Papa 3.289.179 di volte". "Le promettiamo, ha detto mons. Lazzaro You, vescovo di Daejeon, rivolto a Francesco al termine della celebrazione mattutina della Festa dell'Assunta allo stadio 'Word Cup', di continuare a pregare incessantemente. Vogliamo impegnarci a vivere per la Chiesa e per lei". Nel pomeriggio un fuori programma. Dopo il pranzo con i giovani al Seminario di Daejeon, Francesco, ha viaggiato su un treno ad alta velocità per raggiungere il Santuario di Solmoe, luogo nativo del primo sacerdote coreano martire, ucciso a 25 anni, dopo 13 mesi la sua ordinazione sacerdotale, Andrea Kim Daejeon. Poi l'incontro con oltre 6mila giovani asiatici all'interno di un tendone allestito vicino al Santuario.

Per rispondere alle domande dei ragazzi, il Papa ha prima improvvisato in inglese, poi si e' fermato e definendo "scarsa" la sua capacita' di padroneggiare questa lingua, ha continuato in italiano, chiedendo, però, il permesso ai giovani, concesso con un lungo applauso. Nel tendone eretto per il raduno, il Papa ha messo sulla veste il nastrino giallo donatogli dai genitori delle vittime del naufragio del traghetto "Se Wol", nel quale 320 giovani persero la vita nell'aprile scorso, in un naufragio causato dall'eccessivo carico di passeggeri, a fronte di una scarsa formazione del personale e delle norme di sicurezza violate da parte dell'armatore del traghetto. In serata, altro fuori programma, e sulla strada del ritorno, la visita alla comunità dei gesuiti di Seoul.  

 








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