2014-08-16 14:10:00

Francesco prega davanti al "Giardino dei bambini abortiti"


Una sosta breve ma capace di catalizzare rapidamente l’attenzione mondiale. È quella, di appena qualche minuto, che Papa Francesco ha compiuto al “Giardino dei bambini abortiti”, poco dopo essersi congedato dai disabili e dai loro assistenti incontrati nella vicina “House oh Hope” a Kkottongnae.

Il Papa è sceso dall’auto che lo portava all’incontro con i religiosi e si è avvicinato al simbolico cimitero formato da dozzine di croci bianche piantate nell’erba, rimanendo per qualche istante in silenzio e in preghiera. Prima di ripartire, Papa Francesco ha salutato una rappresentanza degli attivisti “Pro-life” coreani e il missionario senza gambe e braccia, Br. Lee Gu-won.

Nella sua Esortazione apostolica “Evangelii gaudium”, Papa Francesco aveva ricordato che tra i “deboli di cui la Chiesa vuole prendersi cura con predilezione, ci sono anche i bambini nascituri, che sono i più indifesi e innocenti di tutti, ai quali oggi si vuole negare la dignità umana al fine di poterne fare quello che si vuole, togliendo loro la vita e promuovendo legislazioni in modo che nessuno possa impedirlo”.

Ribadendo che sul punto “non ci si deve attendere che la Chiesa cambi la sua posizione su questa questione”, Papa Francesco scriveva: “Voglio essere del tutto onesto al riguardo. Questo non è un argomento soggetto a presunte riforme o a ‘modernizzazioni’. Non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana. Però è anche vero – riconosceva con schiettezza – che abbiamo fatto poco per accompagnare adeguatamente le donne che si trovano in situazioni molto dure, dove l'aborto si presenta loro come una rapida soluzione alle loro profonde angustie”. (A cura di Alessandro De Carolis)








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