2014-08-20 08:08:00

Iraq: l'Isis decapita un giornalista americano e sfida gli Usa


Lo Stato islamico sfida apertamente gli Stati Uniti e annuncia la decapitazione del giornalista americano James Foley, il freelance rapito in Siria nel 2012. Orrore per il video dell’esecuzione postato in rete. Intanto, mentre nel nord dell’Iraq proseguono i raid Usa, le forze governative di Baghdad hanno lanciato un’offensiva per riprendere il controllo di Tikrit, controllata dai jihadisti dal giugno scorso. Sentiamo Marco Guerra:

‘Messaggio all’America’, così si chiama il video shock dell’esecuzione del giornalista americano, James Foley, rapito in Siria nel 2012, postato sul web dai jihadisti dello Stato Islamico. Nel filmato di 4,40 minuti si vede anche un altro giornalista americano, Steven Joel Sotloff, rapito in Siria e un miliziano dell'Isis che dice: “La vita di questo cittadino americano, Obama, dipende dalle  tue prossime decisioni”. La ripresa è accompagnata da una scritta che afferma “le operazioni militari contro lo stato islamico” pongono l’America “su un piano scivoloso verso un nuovo fronte di guerra contro i musulmani”. Le agenzie di intelligence Usa stanno verificano la "autenticita'" del video, ma le immagini non sembrano lasciare dubbi e rimandano ad uno scontro frontale tra Stati Uniti e terrorismo islamico, che sembrava ormai superato dopo il ritiro delle truppe Usa dall’Iraq nel 2011. Intanto nuovi raid americani hanno colpito postazioni dell’Isis nei pressi delle diga di Mosul. Intervento aereo Usa che è invocato anche dalle forze di Baghdad come supporto all’offensiva per riprendere Tikrit, che sta incontrando la strenua resistenza dei miliziani integralisti. E oggi sarà in Iraq per una visita lampo il premier Italiano Matteo Renzi in qualità di presidente di turno dell’Ue, mentre l'Onu annuncia l'avvio di una grande operazione per portare soccorso a mezzo milione di profughi costretti a fuggire dalle loro case davanti all'avanzata dei jihadisti. Aiuti diretti anche in Siria per i rifugiati scappati oltre confine.

 

 

 

 

 

 

 








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