2014-08-20 11:39:00

Pakistan. Leader cristiani: su Iraq comunità internazionale si svegli


La condanna delle violenze e della massiccia migrazione dei cristiani iracheni e un appello alla comunità internazionale per garantire sicurezza a tutte le minoranze religiose in Iraq. E' quanto chiedono leader cristiani pakistani riunitisi a Lahore nei giorni scorsi in un incontro interconfessionale dedicato, in modo speciale, alla drammatica situazione dell’Iraq. Come appreso da Fides, erano presenti leader cristiani di diverse confessioni. Tutti hanno concordato nel ricordare che i cristiani sono in Iraq fina sono dal primo secolo dopo Cristo e che lì gli Apostoli Tommaso e Taddeo hanno predicato la fede in Cristo: dunque, essi hanno il diritto di abitare quella terra quanto tutti gli altri, musulmani o di altre religioni.

Il rev. Shahhid Meraj, della Chiesa del Pakistan (comunità anglicana), decano della Cattedrale di Lahore, ha chiesto al governo del Pakistan di condannare ufficialmente l'uccisione dei cristiani iracheni e delle altre minoranze, contribuendo a garantire la fine della crudeltà. “La comunità internazionale deve svegliarsi e tutelare il diritto di ogni essere umano a vivere secondo le proprie convinzioni”, ha detto. La Chiesa del Pakistan in questo periodo ha pregato per le minoranze religiose in Iraq, per il popolo della Palestina e Kashmir e per quanti soffrono in Pakistan. Il cattolico p. Inayat Bernard, rettore del Seminario di S. Maria a Lahore, ha ringraziato Papa Francesco, che ha mostrato la sua preoccupazione verso i cristiani e tutte le altre minoranze religiose in Iraq, chiedendo al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, di promuovere una un'azione in sede Onu. Preghiere speciali sono state elevate per la giustizia in Pakistan e per la libertà di ogni individuo di professare la propria fede.








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