2014-08-21 14:57:00

Carceri invivibili: in vigore legge che introduce misure compensative


Novità nel sistema carcerario italiano. È in vigore da oggi la legge che introduce misure compensative per i detenuti che hanno subito un trattamento inumano. Previsti risarcimenti in denaro, o sconti di pena, e un maggior numero di agenti di polizia penitenziaria. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Sono diverse le misure compensative introdotte in caso di violazione della Convenzione sui diritti dell’uomo. Per chi non è più detenuto, è previsto un risarcimento di 8 euro per ciascun giorno trascorso in cella in condizioni non adeguate. La richiesta, in questo caso, deve essere inoltrata entro sei mesi dalla fine del periodo di detenzione. Per i risarcimenti saranno disponibili, per il momento fino al 2016, oltre 20 milioni di euro. Patrizio Gonnella presidente di “Antigone”, Associazione impegnata nella difesa dei diritti nel sistema penale:

“Sicuramente, è stato un gesto di riparazione per tutti quelli che in passato hanno subito trattamenti umani degradanti, costretti a vivere in una condizione insopportabile di sovraffollamento, in meno di tre metri quadri. Rispetto al futuro, per quelli che si ritroveranno in una situazione analoga, speriamo che un risarcimento economico anche se minimo - parliamo di una cifra quasi simbolica, 8 euro al giorno - possa costituire, comunque, un disincentivo a pratiche che non sono degne di un Paese civile. Violare i diritti umani deve diventare una cosa residuale e anche onerosa e costosa”.

Se la condanna è ancora da espiare, la pena detentiva viene ridotta di un giorno ogni dieci trascorsi in spazi non idonei. Prevista poi una stretta sul carcere preventivo. Scatta il divieto di custodia cautelare in carcere in caso di pena non superiore ai tre anni. La norma non vale però per i delitti a elevata pericolosità sociale (tra cui mafia e terrorismo, rapina ed estorsione, furto in abitazione, stalking e maltrattamenti in famiglia) e in mancanza di un luogo idoneo per i domiciliari. I benefici previsti dal diritto minorile sui provvedimenti restrittivi si estendono inoltre a chi non ha ancora 25 anni (anziché 21 come oggi). Aumenta di 204 unità l’organico della polizia penitenziaria, con un saldo finale che vedrà meno ispettori e più agenti. Si registrano novità anche per i magistrati di sorveglianza. Qualora l’organico sia scoperto di oltre il 20% dei posti, il Consiglio superiore della Magistratura (Csm) destinerà alla magistratura di sorveglianza anche i giudici di prima nomina. Per quanto riguarda il sistema penitenziario nel suo complesso, recentemente si è raggiunta infine la quota di 54.200 detenuti. Ma l’emergenza carceri non deve essere sottovalutata. Ancora Patrizio Gonnella:

“ C’e stata una serie di norme approvate che hanno favorito una decongestione del sistema. I numeri sono calati: erano 66 mila più o meno due anni fa, oggi siamo intorno ai 54 mila detenuti per 45 mila posti letto. Quindi, esiste ancora un sovraffollamento, ma meno drammatico. Però, questo non significa che bisogna fermarsi, perché basta pochissimo: basta un po’ di campagna di stampa, di opinione pubblica che si ribella rispetto a un fatto di cronaca, che si ritorna ai numeri precedenti. È necessario fare in modo che il sistema abbia gambe solide”.








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