Al via a Castel Gandolfo (22 agosto) il tradizionale incontro del cosiddetto "Ratzinger Schülerkreis", il circolo degli ex allievi di Benedetto XVI. Il tema di quest’anno è la “Teologia della Croce”: lo illustra il teologo tedesco Karl-Heinz Menke. Gudrun Sailer ne ha parlato con il padre salvatoriano Stephan Horn, presidente dell'Associazione degli ex allievi di Benedetto XVI:
R. – Herr Professor Menke wird zwei Vorträge halten;
der erste Vortrag ist …
Il prof. Menke terrà due relazioni: la prima sul significato
della Croce di Cristo. Il prof. Menke intende leggere la Croce di Cristo come un’autorivelazione
del Dio trinitario. In questo modo è evidente che, nell’evento della rivelazione,
la Croce viene a ricoprire una posizione centrale: questo significa che la Croce viene
in qualche modo fissata all’interno della missione di Cristo. Il secondo tema è la
domanda di cosa significhi la Croce per tutti gli uomini di tutti i tempi, quindi
non solo per i cristiani, ma cosa significhi per la salvezza di tutti gli uomini.
E questo è altrettanto interessante e coinvolgente, a partire dalla stessa domanda.
Lo stesso Benedetto XVI aveva posto, nel suo Libro su Gesù, un accento diverso. Aveva
posto sostanzialmente la domanda sulla penitenza: come si possa intendere la morte
di Gesù come penitenza; ed ha posto sotto una nuova luce questa sua concezione. Non
si tratta del fatto che l’uomo si voglia riconciliare con Dio e quindi voglia fare
una penitenza spontanea per Dio, ma che Dio stesso ha fatto penitenza nel suo Figlio,
cioè dona riconciliazione. Questo, naturalmente, porta ad una visione della Croce
di Cristo tutta positiva, perché Dio Padre, attraverso l’amore del Figlio, vuole riconciliarsi
con gli uomini. Quindi, come si evince dal pensiero di Benedetto XVI, a Croce, in
definitiva, è un’autorivelazione dell’amore del Padre, e naturalmente anche dell’amore
del Figlio, e questo fa sì che il tema scelto dal prof. Menke, il primo tema, quindi,
si trovi tutto nella linea della teologia di Ratzinger. Il secondo tema, ovviamente,
è un tema che ci riguarda tutti. Naturalmente, noi cristiani sappiamo che incontriamo
l’amore di Dio sulla Croce di Cristo, ma cosa ne sarà degli altri? Come loro possono
incontrare la Croce di Cristo? E incontrarla in maniera tale che essa possa rappresentare
per loro una possibilità di salvezza, senza che però quella particolarità, che la
Croce di Cristo rappresenta per i cristiani, venga – per così dire – spazzata via?
Queste sono domande fondamentali che riguardano l’essere cristiano.
D. – Benedetto XVI per la seconda volta consecutiva non partecipa ai dibattiti teologici dello Schülerkreis … sarà dispiaciuto …
R. – Ich kann natürlich nicht in das Herz des Papstes
sehen, aber auf der einen …
Ovviamente, io non vedo nel cuore del Papa; da un
lato, gli piacerebbe molto essere presente; dall’altro canto, ha preso una decisione
per la vita, cioè quella di condurre un’esistenza contemplativa e ora vuole rimanere
legato allo Schülerkreis in modo nuovo. A Dio piacendo, potrà celebrare la Messa insieme
a noi tutti ancora per molti anni; pure, porta con sé tutte le nostre richieste: quando
organizziamo un simposio, lo informiamo e lui prega per noi e ci incoraggia e ci manifesta
la sua gioia quando gli raccontiamo … Il suo legame con noi non viene sminuito e noi
gli faremo avere le nostre relazioni, in modo che possa approfondirle. E’ poi assolutamente
possibile che si inoltri in una disquisizione teologica con il prof. Menke …
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