"I cattolici indonesiani accolgono con favore il passo di costituire una apposita Corte per i diritti umani in Indonesia annunciata dal Presidente Widodo”: lo dichiara all’agenzia Fides mons. Johannes Pujasumarta, arcivescovo di Semarang e segretario della Conferenza episcopale dell’Indonesia.
Secondo il presule, “Widodo può essere un Presidente che mette in pratica principi che appartengono anche alla dottrina sociale della Chiesa come: l’attenzione ai più poveri, la trasparenza, l’armonia interreligiosa, la tutela delle minoranze, il rispetto dei diritti umani, la giustizia sociale. I cristiani indonesiani apprezzano che ‘Jokowi’ (come è chiamato) si sia impegnato solennemente a seguire la Pancasila (i cinque principi alla base della convivenza civile, ndr)”.
“La volontà di istituire una Corte speciale per i diritti umani in Indonesia, annunciata da Widodo – afferma il segretario della Conferenza episcopale – è un ottimo inizio e mostra la buona volontà del Presidente. Vediamo buone speranze per il futuro del Paese: la presidenza inizia sotto i migliori auspici”.
Il nuovo Presidente indonesiano Joko Widodo, eletto il 9 luglio, è stato confermato dopo la sentenza della Corte costituzionale che il 21 agosto ha respinto le accuse di brogli e irregolarità nel voto, denunciate in un ricorso dello sfidante Prabowo Subianto. I giudici hanno confermato la vittoria dell'ex governatore di Jakarta, il 50enne musulmano Widodo, che nel suo programma politico ha inserito e ampiamente usato parole-chiave come rispetto delle minoranze, tolleranza, armonia interreligiosa, lotta al fanatismo, democrazia, lotta alla corruzione. (R.P.)
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