2014-08-29 08:05:00

Condanna internazionale per i massacri dell'IS in Siria e Iraq


Orrore nel mondo per le notizie di decine di nuove uccisioni commesse dal cosiddetto Stato islamico in Siria, contro cui gli Stati Uniti – ha spiegato il presidente Barack Obama – stanno ancora mettendo a punto una strategia. E un intervento deciso per fermare le “azioni criminali” dei jihadisti in Iraq è quello che hanno chiesto i patriarchi delle Chiese orientali dopo la loro riunione a Bkerke, in Libano. “Indignato” dai massacri compiuti dai fondamentalisti nel nord Iraq anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Il servizio di Davide Maggiore:

Sono “crimini contro l’umanità” quelli commessi dai jihadisti in Iraq contro cristiani, yazidi e altre minoranze, hanno dichiarato i patriarchi,  e per fermarli si chiede un’azione decisa e in particolare una presa di posizione delle istituzioni islamiche. “Tutte le grandi religioni hanno a cuore la pace e la tolleranza” – ha affermato intanto dall’Indonesia Ban Ki-moon - tornando a condannare “i massacri di civili” di cui si sono resi responsabili i fondamentalisti. Nuove, terribili notizie in questo senso arrivano dalla Siria: sarebbero oltre 160 i soldati massacrati dopo la presa di una base governativa nella provincia di Raqqa: proseguono anche gli scontri in Iraq con i curdi, appoggiati ancora, però, dai raid aerei Usa. E mentre l’Unione Europea pensa a sanzioni che impediscano agli estremisti di vendere il petrolio dei pozzi sotto il loro controllo, Obama ammette che gli Stati Uniti stanno ancora elaborando la strategia per colpire le basi dell’IS in Siria. Il segretario di Stato Kerry si recherà in Medio Oriente, proprio per tentare di formare una coalizione a questo scopo. In Siria, infine non si fermano neanche gli scontri tra i ribelli e il regime di Assad, che hanno finora prodotto, secondo le Nazioni Unite, 3 milioni di rifugiati e oltre 6 di sfollati interni. 








All the contents on this site are copyrighted ©.