2014-08-31 19:26:00

Iraq: l’esercito rompe l’assedio degli jihadisti ad Amerli


L’esercito iracheno, con l’aiuto di raid aerei statunitensi, ha liberato la città di Amerli dall’assedio dei miliziani dell’Is. A nord della città continuano i combattimenti, mentre dal cielo le forze occidentali hanno lanciato aiuti alla popolazione stremata e l’Australia promette armi ai curdi. E in serata due kamikaze si sono fatti saltare a bordo di due autobombe imbottite di esplosivo accanto ad una postazione delle forze di sicurezza a Ramadi, a circa 80 km a nord-est da Baghdad, uccidendo 10 persone. Il servizio di Elvira Ragosta:

I miliziani jihadisti dell’autoproclamato califfato islamico avevano assediato la città, a 160 kilometri a nord di Baghdad,  lo scorso 18 giugno, isolando completamente la popolazione turcomanna sciita, per questo considerata infedele. I circa 20 mila abitanti di Amerli sarebbero, probabilmente, andati incontro  alle stesse violenze e ai soprusi già subiti dagli yazidi. Fondamentale, in quest’operazione dell’esercito iracheno, l’aiuto di miliziani sciiti dall’est di Amerli e di peshmerga curdi che continuano a combattere a nord della città. Come importante è stata la copertura aerea dei raid statunitensi e il lancio di aiuti umanitari da aerei inglesi, francesi e australiani. Intanto, dalla Siria, altro fronte dell’Isis, arriva la notizia che sono stati portati in salvo tutti i 75 caschi blu filippini intrappolati sulle alture del Golan dopo uno scontro a fuoco, ieri, con i ribelli siriani.

 








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