2014-09-02 14:05:00

Golan: scontri tra al Nusra e Damasco al confine con Israele


Continuano gli scontri sulle alture del Golan tra miliziani islamici di Al Nusra ed esercito siriano. La situazione preoccupa Israele per un possibile coinvolgimento negli scontri. Intanto, i miliziani hanno chiesto di essere cancellati dalla lista delle organizzazioni terroristiche dell’Onu, in cambio del rilascio di 45 caschi bl,u sequestrati la scorsa settimana al valico di Quneitra tra Siria e Israele. Sugli obiettivi del movimento fondamentalista, Giancarlo La Vella ha intervistato Giorgio Bernardelli, esperto di Medio Oriente:

R. - L’obiettivo è quello di consolidare la loro posizione sul fronte sud, perché è una zona in cui contemporaneamente è in corso un’offensiva molto forte da parte delle truppe lealiste. La situazione è molto confusa nella zona. Anche il controllo del territorio è molto influenzato dalle ripercussioni di questi raid da parte, appunto, dell’esercito siriano.

D. - Secondo lei, c’è il tentativo di coinvolgere in qualche modo lo Stato di Israele e quindi di allargare il conflitto?

R. - Non credo proprio ci sia un’intenzione di coinvolgere in maniera diretta Israele, tanto meno credo che Israele abbia alcuna intenzione di volersi far coinvolgere. È certo che si tratta di una situazione un po’ paradossale che dice, secondo me, anche la difficoltà dell’Onu a far fronte ad una situazione completamente nuova. Abbiamo osservatori sul territorio, una forza di pace internazionale - che è lì dal 1974 - per controllare un cessate-il-fuoco tra due entità che ormai oggi non hanno alcun interesse a entrare in conflitto tra di loro, cioè lo Stato di Israele e la Siria. Dall’altra parte, però, le forze dell’Onu non hanno alcun mandato rispetto a una situazione che è incandescente.








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