2014-09-03 08:00:00

Trucidato dallo Stato Islamico un altro giornalista Usa


Lo Stato Islamico continua con la strategia del terrore. La nuova brutale uccisione di un altro giornalista americano, Steve Sotloff, rapito nell’agosto 2013 in Siria, ha suscitato l’indignazione e la ferma condanna di Washington e di tutto l’occidente. Via web la decapitazione di Sotloff, al quale gli assassini hanno fatto fare proclami anti-Obama. Il servizio di Giancarlo La Vella:

Steve Sotloff come James Foley. Di nuovo l’orrore sbattuto in faccia al mondo via web. Stessa location del video di quasi tre minuti: tuta arancione per la vittima in ginocchio, divisa nera col volto coperto per il boia con machete in mano, forse lo stesso di Foley. Esortazioni al presidente Obama ad andare via dall’Iraq, prima di essere trucidato. “Pago il prezzo delle decisioni americane”. 31 anni, giornalista free-lance, Sotloff, che parlava perfettamente l’arabo, seguiva le crisi mediorientali per la rivista Time, entrando spesso in zone pericolose. Probabilmente l’esecuzione è avvenuta lo stesso giorno di Foley e mostrata ieri, dopo i nuovi pesanti raid americani in Iraq. Oltre al dolore, cresce ora la preoccupazione per la sorte degli 80 giornalisti occidentali ancora nelle mani dei miliziani islamici. 70 quelli uccisi. Il Pentagono fa sapere che continuerà a pianificare e preparare ulteriori opzioni militari, a tutela di diplomatici, cittadini e interessi americani in Iraq, continuando a lavorare con il governo di Baghdad per contrastare lo Stato Islamico. E c’è attesa per quanto dirà Obama e per le consultazioni con gli alleati in merito a eventuali interventi congiunti. Ieri, intanto, autorizzato l’invio a Baghdad di altri 350 soldati, per un totale di 820 militari Usa presenti in Iraq.

Raccapricciante, abominevole. Le cancellerie internazionali hanno reagito ad una voce sola al nuovo video dell’Is. il servizio di Francesca Sabatinelli:

 In attesa di una reazione diretta del presidente americano Obama, ad esprimersi è stato il Dipartimento di Stato Usa, che ha definito “atto terrificante” l’uccisione di Sotloff, da Londra il premier britannico David Cameron ha affidato ad una nota l’orrore per un atto spregevole e disgustoso, per una morte ignobile e barbara. Sulla Gran Bretagna pesa la minaccia dell’uccisione di un ostaggio britannico, Cameron ha quindi convocato per oggi una riunione d’urgenza del governo assicurando che Londra farà di tutto per garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Condanna per una abominevole esecuzione è stata espressa dal presidente francese Hollande che parla di “natura ignobile” dello Stato islamico, mentre da Roma il premier Renzi, anche in qualità di presidente di turno dell’Ue,  assicura la massima determinazione nella lotta contro la minaccia del fanatismo, infine dalla Nuova Zelanda ad esprimere la sua indignazione è stato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon: le comunità intere, ha detto, non possono sentirsi minacciate da tali atroci crimini 

 








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