2014-09-04 13:20:00

Nigeria: per la Chiesa quanto avviene nel Nord è simile all'Iraq


“Quello che sta accadendo nel nord-est della Nigeria è molto simile a quello che è avvenuto di recente nel nord Iraq” dice all’agenzia Fides padre Patrick Tor Alumuku, direttore delle Comunicazioni dell’arcidiocesi di Abuja, commentando le recenti conquiste territoriale della setta islamista Boko Haram nel nord della Nigeria. “Come i guerriglieri dello Stato Islamico in Iraq, Boko Haram ha iniziato da almeno due anni a minare il morale della popolazione e dei militari con una serie di attentati sempre più spettacolari, per poi sferrare l’attacco volto alla conquista territoriale”.

“Hanno iniziato ad attaccare le scuole, con la scusa che non vogliono l’educazione occidentale, poi hanno colpito le stazioni della polizia, in seguito hanno alzato il tiro colpendo le caserme dell’esercito - spiega padre Patrick -. Boko Haram ha quindi preso di mira gli uffici governativi, da un Comune all’altro. Nel frattempo seminava il panico mettendo bombe nei mercati. Niente è stato fatto a caso. Si è trattato di un’attività preparatoria che è durata a lungo, per passare poi alla presa e al controllo del territorio. Mi sembra molto simile a quello che è successo in Iraq” osserva il sacerdote.

“Gli assalti alle chiese e ai cristiani rientravano quindi in questa strategia più ampia volta alla conquista del territorio, ‘liberato’ dalla presenza dei cristiani, proprio come è avvenuto in Iraq” precisa padre Patrick.

Il direttore delle Comunicazioni dell’arcidiocesi di Abuja ricorda che “di recente si è scoperto che finanziamenti per Boko Haram provengono dalla penisola arabica, attraverso Aqmi (Al Qaida nel Maghreb Islamico). A volte i fondi transitavano per alcuni uffici di cambiavalute. Per questo la Banca Centrale nigeriana ha imposto controlli più severi su queste attività”.

Padre Patrick ricorda che “per gruppi come Al Qaida la Nigeria è un obiettivo fondamentale, perché è uno dei Paesi con il più alto numero di musulmani al mondo. Su 170 milioni di abitanti, quasi la metà è musulmana. Gli estremisti sperano di trovare una base forte dalla quale lanciare l’attacco ad altri Paesi africani. Io dico che però non tengono conto della complessità della Nigeria, uno Stato federale formato da 36 Stati”. (R.P.)








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