2014-09-07 16:09:00

Sos Villaggi Bambini: in Siria, rubata l’infanzia a una generazione


In Italia, come in molti Paesi europei, in questi giorni i bambini tornano a frequentare le scuole. Un diritto negato a un’intera generazione di bambini siriani, travolti da una guerra che dura ormai da tre anni e mezzo. Per una testimonianza sulla drammatica condizione dell’infanzia in Siria, Alessandro Gisotti  ha intervistato Elena Cranchi, portavoce in Italia dell’Ong “Sos Villaggi dei Bambini”:

R. - Abbiamo un milione di bambini e ragazzi che vivono come rifugiati e tre milioni di bambini che non stanno andando a scuola. Numeri che sono indice di una guerra che sta sterminando, di fatto, l’infanzia. Noi siamo in Siria da molti anni - da più di 30 anni - e abbiamo sempre supportato le famiglie vulnerabili e i bambini in difficoltà. Abbiamo dovuto sostenere le famiglie dando kit scolastici ai bambini. Inoltre, abbiamo fornito pacchi alimentari a più di 60 mila persone. Quindi, in tutto questo tempo, abbiamo aiutato 100 mila persone. Tra l’altro, colgo l’occasione per dire che "Agire" ha lanciato, insieme alla Croce Rossa, un appello - noi siamo una delle organizzazioni internazionali che facciamo parte del network - proprio per raccogliere fondi e dare sostegno alle popolazioni del Medio Oriente.

D. - In questo periodo in Italia e in Europa riaprono le scuole. Qui c’è un altro dramma nel dramma, di una generazione intera di piccoli siriani che non possono studiare e non possono crescere come gli altri bambini…

R. - Quello che cerchiamo di dare da sempre ai bambini è una vita normale fatta di gesti normali: di gioco per le strade - che per i bambini in Siria è divenuto qualcosa di vietato, perché metterebbe a rischio la loro vita - poi, andare a scuola… Tra l’altro, sono circolate meravigliose immagini di queste bambine che andavano a recuperare i libri scolastici, o bambini che sulle case diventate ormai carcasse si siedono e aprono testi ormai quasi al macero.

D. - C’è una storia che può sintetizzare come stanno vivendo, anzi sopravvivendo i bambini siriani?

R. - Noi abbiamo ricevuto da poco la storia di una bambina che è stata ritrovata a Damasco tra le macerie ed è stata accolta in un Villaggio Sos di Kodsaia. Questa bambina aveva perso i genitori durante il conflitto, quindi è giunta nel Villaggio Sos in preda a crisi di pianto, davvero sotto shock. Grazie alle cure, all’amore dei nostri educatori e della "mamma Sos" - che racconta di aver dormito con lei tutte le notti in cui lei, invece di respirare, piangeva - questa bambina ora sta bene e sorride. Ci hanno appena mandato le immagini di lei che corre nelle stanze insieme ad altri bambini!








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