2014-09-09 18:35:00

Alfano: Italia possibile obiettivo Is, ma no attentati


L'Italia e Roma, come culla della cristianità sono un obiettivo "non secondario" dello Stato Islamico, ma ad oggi non ci sono indicazioni sui attività da parte di terroristi. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in un'informativa alla Camera. Giampiero Guadagni

Sono parole preoccupate quelle che il ministro dell’Interno Alfano pronuncia nella sua informativa alla Camera. Il terrorismo  dell’Isis, afferma, veste anche abiti europei, lanciando una sfida senza precedenti alla sicurezza globale: anche perché è una organizzazione con risorse mai avute prima da altre. L’Italia e Roma, come culla della cristianità, sono un obiettivo non secondario. Con gli sbarchi, aggiunge il titolare del Viminale, potrebbero giungere “persone a rischio”, ma “attualmente non è stato riscontrato alcun caso”. Bisogna comunque rafforzare i controlli perché c'è il rischio che l'Italia diventi la “porta d'ingresso” alla Jihad. Ma è anche necessario rafforzare gli strumenti legislativi. Deve essere sempre possibile, sostiene il ministro, contestare il delitto di partecipazione a conflitti fuori dai nostri confini anche quando si tratta di un lupo solitario; nonché consentire la sorveglianza speciale dei soggetti a rischio. Il semestre italiano all'Unione europeo, conclude, sarà un'occasione per fissare nuove misure.
Da parte sua il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, riferendo sul vertice Nato alle Commissioni riunite di Esteri e Difesa, ha sostenuto la necessità di creare una coalizione anti-Isis, “soprattutto al di fuori dell'Alleanza Atlantica” e “a partire dai Paesi arabi e islamici, con una pluralità di strumenti, non principalmente militari, ma soprattutto dell'aiuto umanitario” e sul fronte “del controllo dei flussi economici e finanziari”.
 








All the contents on this site are copyrighted ©.