2014-09-10 11:59:00

Francesco: unire forze per proteggere Amazzonia


Il Papa ha inviato un messaggio in occasione dell’Incontro inaugurale della Rete Ecclesiale Pan-amazzonica (REPAM) organizzato dalla Conferenza episcopale brasiliana e dal Consiglio episcopale latinoamericano a Brasilia dal 9 al 12 settembre, sul tema: “Pan-Amazzonia: Polmone del pianeta”. Si tratta di una iniziativa che intende coordinare e rafforzare l’impegno dei tanti organismi ecclesiali operanti per la protezione dell’Amazzonia, ma isolati e dispersi su un territorio vastissimo. Il testo, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, è indirizzato a mons. Pedro Ricardo Barreto Jimeno, arcivescovo di Huancayo e presidente del Dipartimento Giustizia e Pace del Celam. Il servizio di Sergio Centofanti:

Papa Francesco esprime la sua gioia nel “vedere accolto il suo appello per la creazione di questa rete innovativa, specificamente orientata alle questioni ecologiche in Amazzonia”. Parlando ai vescovi brasiliani a Rio de Janeiro il 27 luglio 2013, aveva rivolto un “forte richiamo al rispetto e alla custodia dell’intera creazione che Dio ha affidato all’uomo non perché lo sfrutti selvaggiamente, ma perché lo renda un giardino. Nella sfida pastorale che rappresenta l’Amazzonia – aveva detto - non posso non ringraziare ciò che la Chiesa in Brasile sta facendo”, ma “va ulteriormente incentivata e rilanciata l’opera della Chiesa”.

Nel suo messaggio, di fronte alle tante ma isolate iniziative della Chiesa cattolica per l’Amazzonia, invita a rispondere alla grande sfida di “vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio. In questo modo, le maggiori possibilità di comunicazione si tradurranno in maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti. Se potessimo seguire questa strada, sarebbe una cosa tanto buona, tanto risanatrice, tanto liberatrice, tanto generatrice di speranza! Uscire da se stessi per unirsi agli altri fa bene” (Evangelii, Gaudium).

Il Pontefice augura il “pieno successo” di questa iniziativa, “ricordando tuttavia che la rete digitale deve essere un luogo ricco di umanità: non una rete di fili, ma di persone umane. Non basta girare per le ‘strade digitali’, è necessario che la connessione sia accompagnata da un vero incontro: non possiamo vivere da soli, chiusi in noi stessi; abbiamo bisogno di amare e di essere amati, abbiamo bisogno di tenerezza. Solo così la testimonianza cristiana, grazie alla rete, può raggiungere le periferie esistenziali umane, permettendo che il lievito cristiano fecondi e faccia progredire le culture vive del Rio delle Amazzoni e i suoi valori”.

Infine, il Papa auspica che la Rete Ecclesiale Pan-amazzonica contribuisca “ad ampliare le opportunità di comprensione e di solidarietà tra gli uomini e tra i popoli, riflettendo costantemente Cristo, quella ‘Luce delle nazioni’ che risplende sul volto della Chiesa universale e delle Chiese locali”.








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