2014-09-10 06:55:00

Onu: migliaia di bambini vittime dei conflitti


“La moltiplicazione delle crisi che colpiscono i bambini dall’inizio del 2014 sta creando delle sfide senza precedenti che mettono in secondo piano i progressi fatti finora per proteggerli dagli effetti della guerra” ha detto al Consiglio di sicurezza, durante la presentazione del suo ultimo rapporto, Leila Zerrougui, rappresentante speciale per i bambini e i conflitti armati. “Sono inorridita – ha detto Zerrougui – dal totale disprezzo per la vita umana dimostrato dai gruppi estremisti armati, come lo Stato Islamico e Boko Haram”.

Secondo il monitoraggio delle Nazioni Unite - riporta l'agenzia Misna - fino a 700 bambini sono stati uccisi o mutilati in Iraq dall’inizio dell’anno, anche in esecuzioni sommarie. Nel frattempo, Boko Haram ha attaccato scuole causando la morte di almeno 100 studenti e 70 insegnanti nel 2013. Oltre 200 ragazze rapite da Boko Haram nel mese di aprile sono ancora disperse, mentre il gruppo armato continua ad attaccare e rapire altri bambini.

“A Gaza, oltre 500 bambini sono stati uccisi e più di 1.300 feriti” ha detto Zerrougui chiedendo un’indagine approfondita sull’impatto che la guerra di quest’anno ha avuto sui bambini. Migliaia di famiglie sfollate vivono ancora nelle scuole e per i bambini di Gaza l’accesso all’istruzione rimarrà limitato. Almeno 244 scuole sono state danneggiate o distrutte dalle Forze armate israeliane durante i recenti combattimenti. L’instabilità e le crescenti tensioni in Libia, Afghanistan, Repubblica Centrafricana, Mali e Sud Sudan continuano a minacciare i bambini.

La relazione dei rappresentanti speciali è avvenuta sei mesi dopo il lancio del Childrens Fund delle Nazioni Unite (Unicef), la campagna “Bambini, non soldati” che ha l’obiettivo di porre fine all’arruolamento di bambini e ragazzi nelle forze governative entro la fine del 2016.

“Una pace duratura non potrà mai essere raggiunta senza dare ai bambini i mezzi, le competenze e l’istruzione per ricostruire società e istituzioni lacerate da conflitti armati” ha detto Zerrougui, sottolineando che occorre fare di più per includere negli accordi di pace disposizioni speciali per i bambini colpiti dai conflitti. (R.P.)








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