2014-09-12 14:46:00

Redipuglia. Binelli Mantelli: monito alle nuove generazioni


Seguirà la visita del Papa a Redipuglia anche il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Luca Collodi lo ha intervistato:

R. – Qui si tratta di commemorare un evento epocale, mondiale, come la Prima Guerra Mondiale e dargli un contenuto valoriale. Credo che la scelta del Papa di andare a Redipuglia sia il modo più alto per inaugurare queste commemorazioni e le chiamo commemorazioni – riallacciandomi al discorso sulla memoria – perché non sono celebrazioni. Commemorazioni dei sacrifici di tante generazioni, di militari ma anche di civili che hanno sofferto questa terribile tragedia, ma vorrei dire inoltre che deve essere - nella mia chiave di lettura - anche un omaggio allo spirito di sacrificio, alla dedizione di tutti i militari, di tutte le nazioni che hanno servito nel tempo, nella nostra storia, sotto tante bandiere, sotto tante ideologie; non responsabili delle ideologie ma responsabili di tener alto l’onore della loro nazione.

D. – Redipuglia: monito al dialogo tra i popoli, monito per i giovani che non devono dimenticare la memoria di quello che è successo cento anni fa, ma anche molto altro…

R. – Sì. È un monito e io partirei da un monito all’Europa, perché la Prima Guerra Mondiale è stata sostanzialmente una guerra europea anche se mondiale e da quella guerra – poi dalla Seconda – sicuramente è venuto fuori il concetto alto di Europa Unita, perché mai più popoli europei si dovrebbero confrontare militarmente. Quindi, deve essere un monito a continuare nella costruzione dell’ideale europeo nato da De Gasperi, subito dopo la guerra, che oggi deve subire un’accelerazione, perché le sfide che ci aspettano in futuro richiedono coesione degli europei; e torna acconcio anche in questo periodo in cui l’Italia ha assunto la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Questo è un primo monito che io credo si possa far derivare dalla visita del Papa a Redipuglia; e un secondo monito è alle nuove generazioni e alle culture che ci circondano. La religione viene tante volte strumentalizzata per motivi e finalità che non hanno niente a che vedere con la religione; la religione dovrebbe unire così come la memoria delle tragedie passate dovrebbe unire e invitare alla razionalità, piuttosto che al nazionalismo cieco.








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