2014-09-15 14:37:00

Papa in Albania. P. Lombardi: in primo piano martiri e dialogo interreligioso


Si è svolto stamani nella Sala Stampa vaticana il briefing di padre Federico Lombardi sul viaggio apostolico in Albania, in programma domenica prossima 21 settembre. Si tratta del quarto viaggio internazionale di Papa Francesco, il primo in uno Stato europeo. Il portavoce vaticano ha sottolineato che il viaggio in Albania avrà come temi chiave la fede dei martiri e il dialogo interreligioso. Padre Lombardi ha inoltre affermato che non ci sono minacce specifiche da parte islamista nei confronti del Papa. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Un viaggio di un giorno, breve ma intenso, che metterà al centro la fede dei martiri uccisi dal comunismo ateo e l’incoraggiamento al dialogo e alla convivenza tra le religioni. Questa in estrema sintesi, nelle parole di padre Federico Lombardi, la cifra della visita di Francesco all’Albania. Una scelta che sottolinea la predilezione del Papa argentino per le periferie:

“Un primo motivo è quello dell’omaggio per il martirio per la fede, vissuto in questo Paese, con una persecuzione terribile da parte del comunismo ateo: è stato considerato il primo Stato ateo del mondo, ha iscritto l’ateismo nella Costituzione stessa… E, come egli stesso ha notato – mi pare anche quando facevamo il viaggio di ritorno dalla Corea – gli interessa molto incoraggiare un clima di convivenza interreligiosa, positiva, serena, armonica, in modo tale che la buona convivenza tra le diverse confessioni e religioni in Albania possa essere un messaggio anche per altri Paesi, per altre parti del mondo”.

Per quanto riguarda il programma della visita, che si concentrerà nella città di Tirana, il Papa terrà 6 discorsi, tutti in italiano. Momenti salienti - dopo la cerimonia di benvenuto al palazzo presidenziale - saranno la Messa nella grande piazza di Tirana dedicata a Madre Teresa, l’incontro interreligioso all’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” e i Vespri nella nuova Cattedrale di Tirana dove ci saranno delle testimonianze di sopravvissuti alla persecuzione comunista. Il Pontefice visiterà, inoltre, il Centro Betania che accoglie bambini disabili e abbandonati. Rispondendo ad una domanda sulle minacce da parte dello Stato Islamico (Is) e altri gruppi jihadisti nei confronti del Papa, padre Lombardi ha risposto:

“Se la domanda è: ‘Vi risultano minacce specifiche e preoccupazioni specifiche, per cui si prendono misure molto particolari?’, la risposta è ‘No!’. Quindi, non risultano minacce, rischi specifici per cui cambi il modo in cui il Papa si comporta, in cui il viaggio viene organizzato. No. Si va tranquilli, si usa la jeep di Piazza San Pietro nel trasferimento principale in mezzo alla gente con il principio che sappiamo del Papa che desidera essere senza ostacoli nel suo incontro con la gente”.

Madre Teresa e Karol Wojtyla, ha detto il direttore della Sala Stampa vaticana, saranno le due grandi figure che accompagneranno questo viaggio. Padre Lombardi ha ricordato in particolare il viaggio memorabile di Giovanni Paolo II del 25 aprile 1993 quando il Papa Santo ricostituì letteralmente la gerarchia cattolica albanese che era stata annientata dal regime comunista. In tale occasione, Papa Wojtyla consacrò quattro vescovi albanesi:

“Vale la pena riprendere un poco questo viaggio che era stato immensamente emozionante, anche per tutti coloro che vi hanno partecipato: discorsi molto forti; io consiglio di rileggere … si possono rileggere tutti, perché non erano tanti, i discorsi. Comunque, quello del pomeriggio sulla piazza, in cui c’era proprio la riflessione sull’esperienza dell’ateismo che aveva cercato di negare Dio e distruggere l’uomo, e invece la nuova prospettiva che si andava aprendo. Ecco, quindi, il viaggio di Giovanni Paolo II è naturalmente in mente, mentre viviamo questo nuovo viaggio di Papa Francesco in Albania”.








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