“L’avvenire sereno della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) risiede incontestabilmente nel rispetto della Costituzione” affermano i vescovi del Paese in una Lettera pastorale nella quale ribadiscono la loro opposizione (espressa a giugno) alla riforma dell’articolo 220 della Costituzione che stabilisce tra l’altro che “il numero e la durata dei mandati del Presidente della Repubblica non possono essere oggetto di alcuna riforma costituzionale”.
Un’eventuale emendamento dell’articolo aprirebbe la strada al processo per permettere di aumentare a tre, invece che due, i mandati del Capo dello Stato, permettendo così al Presidente in carica, Joseph Kabila, di ricandidarsi alle elezioni del 2016.
“L’articolo 220 pone le basi della stabilità del Paese e dell’equilibrio dei poteri nelle istituzioni. Modificarlo significherebbe fare marcia indietro lungo il cammino per la costruzione della nostra democrazia e compromettere in modo grave il futuro armonioso della nazione” ammoniscono i vescovi, che hanno pubblicato il loro messaggio mentre si trovano a Roma per la visita ad limina in Vaticano. (R.P.)
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